(ANSA) - RAVENNA, 22 MAR - Ripresa di un allestimento del
2015, torna al Teatro Alighieri di Ravenna (il 24 marzo alle
20.30 e il 26 alle 15.30) il più amato capolavoro di Giacomo
Puccini, "La Bohème": nulla di farsesco o lezioso nella regia di
Cristina Mazzavillani Muti, ma una realizzazione "intrisa di uno
spirito ironico, disincantato e a tratti anche feroce e
impietoso, come se le atmosfere tipiche del Simbolismo ci
trascinassero in quelle cupe e claustrofobiche
dell'Espressionismo, presaghe dell'orrore del conflitto mondiale
che sarebbe seguito di lì a poco".
Il lavoro registico è immerso nelle scene virtuali, ispirate
all'onirica fantasia del pittore Odilon Redon, realizzate dal
visual designer David Loom, dal video programmer Davide Broccoli
e dal lighting designer Vincent Longuemare. L'opera sarà diretta
da Nicola Paszkowski alla guida dell'Orchestra Giovanile Luigi
Cherubini. Al soprano armeno Juliana Grigoryan, vincitrice del
primo premio e del premio del pubblico al concorso Operalia, è
affidato il ruolo di Mimì; a Alessandro Scotto di Luzio quello
di Rodolfo. Christian Federici, Clemente Antonio Daliotti e
Andrea Vittorio De Campo completano il quartetto dei bohémiens
(Marcello, Schaunard e Colline), mentre Alessia Pintossi è
Musetta. Corrado Casati ha preparato il Coro Teatro Municipale
di Piacenza.
"Sento la solitudine livida e insoddisfatta che attanaglia
ogni personaggio - aggiunge Cristina Muti - e laddove c'è lo
scherzo sento il beffardo, dove c'è il farsesco avverto la
cattiveria sottile. Dove c'è il pianto sento l'urlo e dove c'è
amore intravedo invece incomprensione, mentre dove c'è amicizia
sento incomunicabilità. E in questo freddo, in questo ghiaccio
che tutto avvolge, vorrei che la poesia, la malinconia, il senso
di morte incombente su tutto e su tutti, il mistero sul senso
stesso della vita ci convincessero e commuovessero nel
profondo." A segnare questa "Bohème" è dunque anche il desiderio
di affrancarsi dal manierismo che, nel corso della fortunata
storia di questi titolo, ne ha sovente caratterizzato gli
allestimenti. (ANSA).
A Ravenna una Bohème immersa in scene virtuali
Il 24 e 26 marzo all'Alighieri con la regia di Cristina Muti
