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Covid: Bonaccini, presumo E-R 'gialla' da prossima settimana

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Covid: Bonaccini, presumo E-R 'gialla' da prossima settimana

'Da domenica riapriamo i negozi, indice dei contagi è in calo'

BOLOGNA, 27 novembre 2020, 10:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Due settimane fa eravamo zona arancione i numeri dicono che possiamo tornare in zona gialla: presumo che ci andremo dalla prossima settimana. E' importante ridurre i numeri dei decessi e terapia intensiva". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ospite di 'Omnibus' su La7 che si aspetta, dai dati del monitoraggio una conferma della 'zona arancione' per la sua regione, in vista di una modifica della collocazione fra sette giorni.

 Intanto ha firmato un'ordinanza che allenta le restrizioni assunte due settimane fa per inasprire quelle già previste dal dpcm, in particolare tornando a dare la possibilità ai negozi di stare aperti la domenica. L'ordinanza, che scadeva oggi, era stata firmata in
linea con Veneto e Friuli Venezia Giulia.

L'allentamento, però, non vale per tutti: nei festivi e prefestivi continueranno a rimanere chiusi i centri e i parchi commerciali e le grandi aree di vendita, ovvero i negozi più grandi di 2.500 metri quadri nei Comuni sopra i 10mila abitanti, e di 1.500 metri quadri in quelli più piccoli. Possono riprendere anche i corsi in presenza (seppur in forma individuale) e le lezioni di educazione fisica, purché all'aperto, per le scuole elementari e medie. Confermate invece altre restrizioni.

I mercati possono svolgersi solo se vengono previste attività di mitigazione, mentre restano vietate fiere e sagre.

    Bonaccini ha anche auspicato la riapertura delle scuole in presenza già a dicembre. Di scuola si è parlato troppo poco, per me la scuola è anche socialità, relazioni e stiamo rischiando di non comprendere fino in fondo il prezzo che stiamo facendo pagare ai ragazzi. Se si dovesse decidere per i primi di gennaio è comunque tempo non lontano, ma non bisogna sottovalutare cosa significhi aver rinunciato alla didattica in presenza: il tema della scuola va messo come centrale. Visto che la capienza dei mezzi di trasporto sarà al 50%, sarà necessario organizzarsi con turni pomeridiani". 
   

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