Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alluvione Enza del 2018 nel Reggiano, tre indagati di Aipo

Alluvione Enza del 2018 nel Reggiano, tre indagati di Aipo

La Procura contesta il reato di 'inondazione colposa'

REGGIO EMILIA, 27 luglio 2020, 14:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre accusati di inondazione colposa. È l'esito delle indagini preliminari concluse dalla Procura di Reggio Emilia in merito all'esondazione del torrente Enza la notte del 12 dicembre 2017, nella Bassa Reggiana, tra Sorbolo di Brescello e Lentigione, al confine con la Bassa Parmense. A seguito delle rotture delle difese idrauliche del corso d'acqua che comportò seri danni soprattutto nel centro abitato di Lentigione provocando decine e decine di sfollati per alcune settimane, il pm Giacomo Forte aveva aperto un'inchiesta nei primi giorni del 2018. E ora è arrivato a scrivere nel registro degli indagati il nome di tre persone: si tratta di tre funzionari di Aipo, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po.
    Le indagini - condotte dal Nipaaf dei carabinieri forestali reggiani con l'ausilio di due ingegneri idraulici nominati dalla Procura - hanno classificato l'evento meteorologico come "non eccezionale escludendo fin da subito un difetto strutturale della difesa idraulica della sponda reggiana nonché hanno accertato un deficit della sommità arginale nel tratto collassato", spiega una nota dell'Arma. Altra causa del collasso - secondo l'accusa - è stato il cattivo funzionamento idraulico delle due casse di espansione di Montecchio Emilia-Montechiarugolo. "Tutto aggravato - continuano i Forestali - dalla mancata comunicazione delle criticità meteorologiche contenute nei diversi bollettini emanati dalla competente Agenzia Regionale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza