Dopo Francisco Goya e Max
Klinger, prosegue con Albrecht Durer il filone espositivo
promosso dal Museo civico di Bagnacavallo (Ravenna) sui più
importanti artisti internazionali che hanno saputo esprimere la
loro grandezza attraverso l'incisione. Dal 21 settembre al 19
gennaio saranno esposte oltre 120 opere grafiche tra cui alcuni
capolavori dell'artista come il ciclo dell'Apocalisse, il
Sant'Eustachio, il San Girolamo nello studio e il Cavaliere, la
morte e il diavolo.
La mostra - 'Il privilegio dell'inquietudine' - avrà il punto
focale in un'opera enigmatica, la Melanconia, che cela un
autoritratto spirituale dell'artista, giunto alla presa di
coscienza che un approccio razionale all'arte e al mondo non può
che dare risposte insufficienti. L'esposizione è un invito ad
incontrare le diverse anime di Durer uomo e artista, padre
nobile del pensiero grafico che ha saputo innalzare il disegno e
l'incisione ad espressione artistica non più ancella della
pittura ma pienamente libera e autonoma.
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