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Le Figaro racconta la Sicilia con Le Vie dei Tesori

Le Figaro racconta la Sicilia con Le Vie dei Tesori

Al via dal 12 settembre: da Marsala a Naro da Sambuca a Bagheria

PALERMO, 11 settembre 2020, 18:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Franco Nuccio) Il francese Le Figaro ha scelto il festival Le Vie dei Tesori per raccontare la Sicilia, sposandone il claim di "rinascere nella bellezza". Il gruppo editoriale che pubblica il più antico quotidiano francese sta per mandare in edicola un numero del suo magazine interamente dedicato all'Isola e sta realizzando una trasmissione sulla sua tv Figaro Live (anche on line su www.lefigaro.fr), che andrà in onda il 29 settembre alle 20. Tutto questo alla vigilia del festival che trasforma la Sicilia in un unico museo diffuso: una manifestazione che quest'anno ha riflettuto molto sulla sua essenza e ha deciso di "rinascere nella bellezza", appunto, ma in piena sicurezza. Quindi ingressi contingentati, con attenzione estrema alle norme anticovid. Ma non ha voluto rinunciare al suo marchio distintivo, lo storytelling sui luoghi. Dove non sarà possibile condurre le visite di presenza, sarà disponibile un'audioguida scaricabile tramite QRCode, registrata dalla viva voce o dai giovani degli Amici delle Vie dei Tesori - neonata costola del festival - o da appassionati, esperti, o addirittura dai proprietari.
    "E' stato un anno difficile per tutti, ma ci tenevamo a ribadire la mission del festival: aprire i luoghi della città e connetterli alle comunità che li vivono - dice Laura Anello, presidente dell'Associazione Le Vie dei Tesori onlus - Come i palermitani hanno scoperto la loro città nel corso di quattordici edizioni, così anche le altre città che pian piano hanno aderito a Le Vie dei Tesori. E' un processo straordinario di riappropriazione degli spazi e della diffusione di una conoscenza non accademica".
    Le Vie dei Tesori 2020 durerà nove settimane, divise essenzialmente in due tronconi: il primo si apre sabato 12 settembre e durerà tre weekend, fino al 27 settembre: in contemporanea apriranno le porte le tre città del Trapanese visitabili con un unico coupon: quindi, Marsala con i suoi palazzi e sue aree archeologiche, proporrà anche voli in Piper sullo Stagnone e visite ai cantieri di scavo a Mozia; Trapani, la bella affacciata sul mare con le sue torri e le tonnare; e Mazara del Vallo, al debutto nel festival, che addirittura apre per la prima volta le porte dell'intero complesso vescovile. Ma Le Vie dei Tesori è pronto anche a sbarcare a Bagheria che conduce alla scoperta di bellissimi palazzi nobiliari (la settecentesca "villeggiatura") e di un'inedita casa d'artista di un viaggiatore-sognatore; si passa all'Agrigentino, dove ritornano due borghi-gioiello: Sambuca con le purrere scavate nel tufo, le chiese affrescate, la luce dorata e la biblioteca Navarrina che nella sua rinnovata versione sarà inaugurata sabato 12 settembre alle 18:30 nella sede della Banca Sicana; soltanto nell'ultimo weekend (26-27 settembre) sarà possibile visitare anche Naro, arroccata nel suo poco barocco, veramente poco conosciuto e profondamente diverso da quello del Val di Noto; infine, le due "veterane", Messina affacciata sullo Stretto che quest'anno conduce invece alla scoperta degli immediati dintorni della città, tra villaggi fantasma e antichissime abbazie basiliane; e Caltanissetta, la città del cuore della Sicilia che ha avuto un exploit enorme negli ultimi due anni di festival, scopre i suoi torronifici, ma soprattutto condurrà sulle tracce dei "carusi", i bambini utilizzati nelle miniere. Dal 3 ottobre, la seconda tranche: toccherà alla sontuosa Catania scolpita nella lava, all'elegante Ragusa e alle (diversamente) barocche Scicli e Noto; ritornerà Sciacca e debutterà Monreale che partirà addirittura dal 10 ottobre, dopo l'ammiraglia, Palermo, dove il Festival durerà sei weekend, fino all'8 novembre, e aprirà un centinaio di luoghi ma soprattutto proporrà esperienze inaspettate.
   

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