Sardegna destinazione di meeting
ed eventi internazionali in periodi di spalla, grazie al suo
clima, al territorio, alla storia e ai servizi. Una certezza e
una speranza per il settore del turismo Mice (meeting,
incentive, congressi ed eventi) che in tutta Italia conta circa
400mila congressi ogni anno (esclusi gli anni della pandemia),
oltre 28 milioni di partecipanti e 42 milioni di presenze.
La Sardegna non vuole rimanere fuori e anzi, punta a sfruttare
questa fetta di flussi per destagionalizzare e ottimizzare
l'utilizzo delle strutture alberghiere e ricettive anche nei
periodi di media e bassa stagione, creando un indotto elevato.
Va in questa direzione l'evento "Destinazione Sardegna, Mice
2022", il meeting internazionale che si è aperto oggi a Cagliari
al Teatro Doglio, con 40 buyer, organizzatori di congressi ed
eventi (27 italiani e 13 stranieri provenienti da Germania ,
Francia, Spagna, Svizzera e Inghilterra), oltre a 56 operatori
dell'offerta Mice della Sardegna tra strutture alberghiere, sedi
per eventi e agenzie di organizzazione.
"La Sardegna ha grandissime potenzialità in questo settore - ha
spiegato Gabriella Gentili, presidente di Federcongressi a
margine della presentazione dell'evento -. Questo tipo di
attività rappresentano un generatore di investimenti per
valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell'Isola e per
qualificare l'offerta, già abituata a rapportarsi a
interlocutori di qualità".
L'evento, organizzato dalla Regione in collaborazione con la
Sogaer, società di gestione dell'aeroporto di Cagliari, è
programma sino al 6 novembre e prevede sia momenti di incontro
tra domanda e offerta che visite ad alcune delle strutture
presenti.
"Il turismo congressuale a livello nazionale sviluppa circa il
4% del totale dei flussi turistici - ha precisato Paolo Manca,
vice presidente nazionale e presidente regionale di
Federalberghi - la Sardegna ha la possibilità di fare numeri
migliori: il clima favorevole, la posizione al centro del
Mediterraneo, strutture tra le più grandi d'Italia, fanno sì che
possa essere destinazione per eventi europei. Queste attività
incidono su periodi di spalla e possono far sì che la
destinazione trovi in questo settore il pilastro per lo sviluppo
della sua strategia turistica".
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