"Grazie al suo immenso
patrimonio paesaggistico e ambientale, la nostra isola si può
confermare destinazione ambita dai viaggiatori di tutto il mondo
nel corso dell'anno, perché un obiettivo inderogabile è quello
della destagionalizzazione con una migliore distribuzione dei
flussi da marzo a novembre e nell'intero territorio regionale".
Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che
ha inviato un messaggio di saluto agli operatori sardi presenti
alla Bit.
"Le proposte dovranno essere adeguate alle esigenze della
domanda, sempre più caratterizzata dalla richiesta di prodotti
personalizzati", ha aggiunto il Presidente.
Secondo l'Osservatorio del Turismo, nel 2019, la Sardegna ha
registrato circa 3,5 milioni di arrivi nelle strutture ricettive
(censite dal Sired, sistema di rilevamento dati), che con una
permanenza media di 4 giorni e mezzo, hanno generato circa 15,5
milioni di presenze. Il territorio coi flussi maggiori è la
provincia di Sassari (comprendente nord-ovest e Gallura) con un
1,7 milioni di arrivi per oltre 8 milioni di presenze. Per gli
arrivi, seguono Città metropolitana di Cagliari e provincia di
Nuoro con oltre 500mila; per le presenze la provincia di Nuoro
con 2,6 milioni, il Sud Sardegna con 2,4 milioni, la Città
metropolitana di Cagliari 1,6 milioni.
"Un risultato record, decisamente superiore al 2018, che può
essere ancora migliorato con attività coordinate di marketing
dirette a innovare, qualificare e diversificare l'offerta - ha
commentato l'assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.
-. Dobbiamo puntare a un miglior posizionamento sui mercati
della 'destinazione Sardegna', che vada oltre il turismo
balneare, valorizzando soprattutto le peculiarità territoriali,
in tema di ambiente, tradizioni, archeologia, cultura,
enogastronomia".
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