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Cannoni e spingarde, ritrovati i resti della Battaglia di Genova del 1795

Cannoni e spingarde, ritrovati i resti della Battaglia di Genova del 1795

A -65 metri di profondità davanti a Capo Noli

GENOVA, 14 novembre 2018, 20:59

Chiara Carenini

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSA) - GENOVA, 14 NOV -Un cannone francese, un fascio di moschetti, un braciere e una spingarda tutti di epoca napoleonica, sono stati ritrovati dai palombari del Comsubin della Marina militare sul fondo del mare di Capo Noli (Savona). Il ritrovamento, che consente di acquisire nuove informazioni e numerosi reperti dal relitto di una scialuppa armata francese affondata nell'ambito della celebre 'Battaglia di Genova' (1795) verranno illustrati in una conferenza a favore del Fai (Fondo ambiente italiano) che si terrà il 16 novembre in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica al Comsubin de Le Grazie (Spezia). I ritrovamenti risalgono allo scorso luglio: tre palombari iperbarici della Marina hanno condotto le operazioni con la tecnica della saturazione effettuando uno scavo a -65 metri che ha consentito di acquisire informazioni e numerosi reperti dal relitto di una scialuppa armata francese, affondata nell'ambito della Battaglia di Genova. Il deposito archeologico ha un'estensione di 7 metri: vi si trovano un piccolo cannone francese in bronzo, un fascio di 5 moschetti del 1786 e una spingarda, un grande incensiere in rame e resti lignei molto deteriorati dell'imbarcazione. La battaglia di Genova, il primo vero scontro navale della storia, si disputa all'inizio del decennio delle guerre napoleoniche. Nel marzo 1795 i Francesi riorganizzano la flotta mediterranea, semidistrutta a Tolone dagli Inglesi nel 1793 e salpano per riconquistare la Corsica occupata dagli Inglesi con 15 vascelli, 7 fregate e 15 corvette. Gli Inglesi, ormeggiati a Livorno, levano le ancore e dopo quattro giorni di caccia avvistano la flotta francese. La fregata Incostant e l'Agamemnon guidata dall'ammiraglio Nelson incrociano il vascello da 80 cannoni Ça Ira e fanno fuoco. Ma lo scontro tra le due flotte avverrà solo il giorno successivo: I francesi rallentati dalla bonaccia sono a 21 miglia da Genova mentre la Ça Ira, si trova al largo di Capo Noli, bersaglio facile per gli Inglesi che portarono l'attacco prima con la Captain e la Bedford e poi con la Illustrius e la Corageux. Dopo circa 5 ore di furioso combattimento la flotta francese si allontana abbandonando le proprie unità: il 74 cannoni Censeur gravemente danneggiato viene dato alle fiamme dagli Inglesi mentre l'80 cannoni Ça Ira ridotta a un pontone perde buona parte dell'equipaggio (rimangono uccisi 600 uomini) e viene catturata.

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