Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La luce del Barocco, da Bernini a Preti

La luce del Barocco, da Bernini a Preti

Opere da collezioni private in segno di speranza dopo buio Covid

ARICCIA, 28 settembre 2020, 19:02

di Marzia Apice

ANSACheck

La luce del Barocco, da Bernini a Preti - RIPRODUZIONE RISERVATA

La luce del Barocco, da Bernini a Preti - RIPRODUZIONE RISERVATA
La luce del Barocco, da Bernini a Preti - RIPRODUZIONE RISERVATA

ARICCIA - La luce come motivo espressivo, formale e simbolico, come emozione e messaggio di speranza verso il futuro, ma anche come elemento capace di "plasmare" la materia e il colore, seguendo il racconto che nelle loro opere hanno fatto artisti di grande qualità e carattere, in primis Gian Lorenzo Bernini, ma anche Giovanni Baglione, Mattia Preti, Agostino Tassi, Gaspar Dughet, Sebastiano Conca, Pierre Subleyras. È questo il tema che anima la mostra "La luce del Barocco. Dipinti da collezioni romane", in programma dal 2 ottobre al 10 gennaio negli spazi di Palazzo Chigi ad Ariccia (Rm).

Ideata e curata da Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia e direttore del Museo del Barocco Romano, e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo con il contributo di Acea Spa, l'esposizione presenta una serie di lavori provenienti da collezioni private, in gran parte inediti o mai esposti al pubblico, espressione di vari generi pittorici, tra ritratti, pittura di figura a soggetto sacro e profano, paesaggi, vedute e nature morte.

Duplice l'obiettivo della mostra: da un lato c'è la volontà di raccontare l'essenza del Barocco in un luogo particolarmente adatto a farlo, non solo perché Palazzo Chigi è stato ideato da Bernini per la famiglia del papa Alessandro VII, ma anche perché è sede del Museo del Barocco romano e una della dimore barocche più importanti d'Italia. Dall'altro lato poi c'è il bisogno di comunicare al pubblico un messaggio salvifico, di speranza e ottimismo, proprio tramite il Barocco, movimento che nella storia dell'arte ha rappresentato una delle massime espressioni dei temi del cattolicesimo attraverso un uso sapiente della luce: nel percorso espositivo, osservando le opere di Bernini e della sua cerchia e i dipinti di artisti del '600 e del '700, si diffonde dunque l'idea di un possibile riscatto umano e sociale, di apertura all'altro e di risveglio dopo il "buio" e la paura degli ultimi mesi segnati dalla pandemia.

Oltre a offrire una larga panoramica sulla pittura romana per quasi due secoli, anche sottolineando il ruolo centrale del collezionismo, la mostra documenta (con una serie di pannelli didattici e il catalogo) anche il lavoro svolto da Acea nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale, attraverso alcune immagini fotografiche dei più importanti siti storico-artistico, di opere e di monumenti archeologici di Roma collegati al tema dell'esposizione e che sono illuminati dall'azienda.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza