Inaugurato nel 1911 per i primi 50
anni dall'Unità d'Italia, dedicato a Vittorio Emanuele II, ma a
lungo inviso agli italiani che ne collegavano l'immagine agli
anni bui del Fascismo, il Vittoriano, oggi uno dei monumenti più
visitati del Paese, inaugura un nuovo corso della sua Storia. E
diventa il museo del racconto dell'identità nazionale,
dell'Italia e degli italiani di oggi.
Primo passo, la mostra Lessico italiano, volti e storie del
nostro Paese, oggi visitato anche dal presidente Sergio
Mattarella con il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il
prefetto Paolo Tronca, che in 7 sezioni ci racconta dalla
nascita della lingua italiana, con il manoscritto di fine '300
della Divina Commedia, al senso della Democrazia, i Diritti e il
Lavoro con la tonaca del magistrato ucciso dalla mafia Rocco
Chinnici e la tuta da astronauta di Samantha Cristoforetti. Ma
soprattutto, dice il ministro dei Beni culturali, Alberto
Bonisoli, l'intenzione è renderlo "museo autonomo, a partire
dall'1 gennaio 2020".
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