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'Incontri di un visionario', mostra su Pasolini e Parma

'Incontri di un visionario', mostra su Pasolini e Parma

Frrequentazioni, amicizie e collaborazioni dagli anni Cinquanta

PARMA, 02 dicembre 2022, 11:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una mostra inedita, dedicata al legame tra Pier Paolo Pasolini e la città di Parma, sarà ospitate da Ape Parma Museo dall'8 dicembre al 26 marzo, nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita.
    L'esposizione, 'Incontri di un visionario', è realizzata da Fondazione Monteparma insieme al Circolo del Cinema Stanley Kubrick con il patrocinio del Comune, ed è sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna. Le varie sezioni approfondiscono le frequentazioni, le amicizie e le collaborazioni che Pasolini ha intrattenuto, soprattutto a partire dagli anni Cinquanta, con personalità del mondo culturale di Parma: tra questi, il poeta Attilio Bertolucci e suo figlio, il regista Bernardo, l'editore Ugo Guandalini, lo scrittore e critico letterario Mario Colombi Guidotti, Antonio Marchi con la Cittadella Film, ma anche lo scrittore e sceneggiatore Giovannino Guareschi e gli attori del Centro Universitario Teatrale di Parma. Inoltre sono documentati i rapporti con la cerchia di intellettuali che ruotava intorno alla rivista "Palatina", di cui Pasolini aveva ampiamento apprezzato l'attività, portandolo a coniare la famosa definizione di 'Officina Parmigiana'.
    Lungo il percorso espositivo si snoda il racconto dei diversi incontri parmigiani di Pier Paolo Pasolini, fino all'ultima tappa nella città ducale in occasione della partita di calcio tra le troupe dei film 'Salò o le 120 giornate di Sodoma' e 'Novecento': a questo evento è dedicata una corposa serie di fotografie realizzate da Gideon Bachman. È inoltre presente una sezione dedicata ad una selezione di scatti realizzati dagli anni '50 agli anni '70 da fotografi come Carlo Bavagnoli, Carlo Gajani, Cecilia Mangini, Domenico Notarangelo e Roberto Villa. I materiali proposti, molti dei quali mai esposti o pubblicati, sono stati selezionati dallo studioso di cinema Primo Giroldini che ha svolto un approfondito progetto di ricerca storica. Oltre a numerose foto sono presenti manoscritti, poesie, sceneggiature e manifesti provenienti da collezionisti privati, associazioni, enti pubblici e privati.
   

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