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Time, la Calabria tra i posti da non perdere nel 2022

Nel 50/o del ritrovamento dei Bronzi di Riace

Redazione ANSA CATANZARO

CATANZARO - Calabria protagonista assoluta delle vacanze culturali e naturalistiche per il periodo estate/inverno 2022. Inserita dalla rivista Time nel World's Greatest Places 2022, la punta della penisola italiana è indicata dalla testata americana come uno dei posti più belli del mondo. Un riconoscimento che giunge nell'anno delle celebrazioni per il cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace e che invita alla riscoperta della Magna Grecia e di un patrimonio artistico unico al mondo e troppo a lungo dimenticato.
    L'evento celebrativo "Bronzi50 1972-2022" è promosso dalla Regione Calabria in collaborazione con il segretariato regionale del ministero della Cultura, il Comune e la Città Metropolitana di Reggio, il Comune di Riace, la Direzione regionale Musei Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, l'Università della Calabria, Unioncamere Calabria e l'Ufficio scolastico regionale.
    Dai parchi archeologici ai musei e alle bellezze naturali, la regione è in grado di raccontare "coast to coast" - in occasione della campagna Bronzi50 e con la Ciclovia dei Parchi premiata nel 2021 agli Oscar del Cicloturismo per chi intende farlo - storie scolpite nel tempo, nella memoria e nei luoghi. Un viaggio attraverso terre, monumenti, angoli naturalistici nella culla della Magna Grecia. I tanti popoli approdati su queste coste affacciate sul Mediterraneo rappresentano una cultura variegata di cui oggi la Calabria si fa portatrice.
    A partire da Sybaris, nell'VIII secolo a.C., la prima e più popolosa colonia della Magna Grecia. Non può mancare la visita nel parco archeologico che racchiude resti e monumenti che coprono oltre mille anni di storia come il "Toro Cozzante", quello che gli studiosi considerano il reperto più importante nell'ambito della bronzistica dopo i Bronzi di Riace. Si narra che il termine Magna Grecia venne utilizzato per la prima volta nell'epoca in cui gli imperi di Sibari e di Crotone germogliavano. Kroton, l'antica colonia greca, che oggi ospita l'antico santuario Heraion Lakinion, dedicato alla dea Hera, di cui oggi è diventata iconica la colonna che si affaccia sulle acque del mar Jonio. Distante pochi passi, il Museo archeologico di Capo Colonna conserva i reperti del parco archeologico, compreso il "Diadema Aureo", la corona che cingeva la testa di una statua della Dea Hera.
    Proseguendo verso sud il tour lungo la costa ionica, si approda nell'antica città greca di Skylletion, dove un tempo il più famoso dei viaggiatori della storia, Ulisse, secondo la leggenda, mosse i suoi passi. Oggi i resti della città sono conservati nel Parco archeologico di Scolacium, compreso il teatro di Scolacium. E ancora si fa tappa nel parco archeologico di Locri, un altro salto nella storia, ma questa volta a ritroso, fino a camminare tra i resti di una civiltà dell'età del bronzo e del ferro. La Locride offre la possibilità di immergersi nella vita quotidiana dell'epoca, passeggiando tra il santuario di Demetra, la Casa dei Leoni in onore di Adone e il teatro di Locri.
    Poco distante c'è la Villa Romana di Casignana, una delle più significative del meridione. La villa si estende per quindici ettari e si affaccia sul mare trasformando il luogo in un vero e proprio paradiso culturale e naturale.
    Il viaggio prosegue oltre il versante ionico, ma prima di approdare sulle coste del Mediterraneo, è imprescindibile fermarsi vicino lo stretto di Messina, a Reggio Calabria. Reggio ospita il MArRC, la "casa" dei Bronzi di Riace, simboli della Magna Grecia e della Calabria. Il suo allestimento, oltre ai Bronzi, conta 220 vetrine, quattro livelli diversi su cui si racconta l'intera storia del popolamento umano della Calabria.
    Dallo Ionio al Tirreno c'è poi da visitare il parco archeologico dei Tauriani a Palmi, dove vivevano uomini di stirpe italica con una forte indipendenza.
    L'ultima tappa di questo viaggio nel tempo riguarda l'area archeologica di Hipponion, a Vibo Valentia, una città fondata dai Locresi. Località impreziosita dal suo parco archeologico, la cui importanza strategica è rimasta inalterata nei millenni.

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