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Mimmo Rotella e storia dell'arte

Mimmo Rotella e storia dell'arte

A Catanzaro fino al 31/8 2020 selezione di 19 opere dell'artista

CATANZARO, 14 ottobre 2019, 13:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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CATANZARO - Un gioco di specchi che l'artista fa con se stesso e con i suoi colleghi passati e presenti. E' la mostra "Mimmo Rotella e la storia dell'arte", inaugurata a Catanzaro all'interno della Casa della memoria, a lui dedicata, che resterà nel capoluogo fino al 30 agosto 2020. L'esposizione, realizzata dalla Fondazione Mimmo Rotella e curata dal Mimmo Rotella institute, è una selezione di 19 opere che sottolineano il legame tra l'artista e i più importanti interpreti della storia dell'arte: Michelangelo, Caravaggio, Leonardo, Modigliani, Carrà, Picasso e De Chirico. "L'importanza della mostra - ha affermato Antonella Soldaini, curatrice e direttrice del Rotella institute - è l'aspetto didattico. L'idea di vedere come Rotella si sia rapportato con la storia dell'arte e con i personaggi nel tempo. Dovrebbe essere una mostra proprio per tutte le scuole perché Rotella era molto interessato non solo a se stesso ma anche al passato a partire dall'arte classica per arrivare proprio ai suoi contemporanei.
    "Quindi - ha aggiunto Soldaini - rappresenta un excursus attraverso i suoi lavori, dal décollages ai riporti fotografici, dagli artypos ai ready-made fino alle sovrapitture. Lui riattraversa secoli di storia dell'arte. Vede attraverso il suo lavoro quello che altri prima hanno fatto e lo reintepreta attraverso il suo linguaggio". Un'occasione per vedere delle opere che non sono mai state esposte a Catanzaro, città natale dell'artista, e che raccontano l'inventiva di Rotella. In un gioco di rimandi capace di animare la curiosità dello spettatore, nell'esposizione, realizzata con il supporto di Mutua Sanitaria Cesare Pozzo, di sicura valenza didattica, si possono individuare i temi della mostra: quello della bellezza femminile in "Modigliani" e nella Marylin, icona mediata dallo sguardo pop di Andy Warhol in "Senza titolo" e dall'autocitazione in "Come on". Allo stesso modo il genio di Caravaggio è protagonista della sovrapittura "Madonna dei Miracoli o dei Pellegrini" e di "Quando arrivò Caravaggio". La Gioconda di Leonardo è riletta attraverso Marcel Duchamp in chiave surrealista e dadaista nell'assemblage "Senza titolo" e nel collage "Senza titolo". Il confronto con la generazione della Transavanguardia e del Graffitismo sta alla base di "Folletto" e "La mostra" di Sandro Chia.
    "La scelta di esporre per un così lungo tempo opere diverse dalla permanente - ha detto ancora Soldaini - nasce dall'esigenza di rendere sempre più vitale questo spazio alternando alla collezione, cui tutti sono abituati, altre opere del maestro. L'ultima sala è molto interessante perché Rotella si confronta con i suoi contemporanei quindi troviamo un décollages realizzato staccando il manifesto di una mostra di Sandro Chia, proprio un suo contemporaneo, e il riferimento alla Merylin di Andy Warhol". Nelle sale, inoltre, sono presenti, sei espositori di approfondimento sulla vita e la carriera di Mimmo Rotella che corrono paralleli alle opere, e c'è anche un'ampia biblioteca dedicata all'artista e alla contemporaneità, elementi che rafforzano la Casa della Memoria quale punto di riferimento culturale per l'intera cittadinanza.
    "Ogni anno - ha concluso Mario Nuciforo, vicepresidente della Fondazione - si ripeteranno eventi simili per dare al territorio e ai giovani del Sud la possibilità di vedere un contesto importante e fondamentale per una crescita diversa anche da come di solito si immagina il nostro Meridione una mostra che serve per educare dai più piccoli ai più grandi all'arte. Mimmo ci teneva a realizzare questo obiettivo e la famiglia sta cercando di esaudire le sue volontà".
   

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