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Matera 2019, un anno di grandi mostre

Matera 2019, un anno di grandi mostre

E fino al 20 dicembre appuntamenti quasi ogni giorno

MATERA, 19 gennaio 2019, 17:01

Francesco Loscalzo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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MATERA - Cinque temi portanti, cinque grandi mostre internazionali e una miriade di altri appuntamenti, quasi ogni giorno, che di sicuro accontenteranno diverse fasce di pubblico: il tutto con lo scenario unico dei rioni Sassi a fare da sfondo e da vetrina per il 2019, anno di Matera Capitale europea della Cultura. L'appuntamento clou è fissato per sabato 19 gennaio, giorno dell'inaugurazione con la diretta di Raiuno in Eurovisione, a cui seguiranno 48 settimane ricche di eventi e iniziative che si concluderanno il 20 dicembre con la cerimonia di chiusura.

Matera ha una storia lunga almeno ottomila anni: si parte quindi dal "Futuro remoto" - uno dei cinque temi portanti - e passando attraverso "Continuità e rotture" e "Riflessioni e connessioni", si arriva alle "Utopie e distopie" e poi, virtualmente, si torna indietro con "Radici e percorsi". I cinque temi saranno riempiti di contenuti negli oltre 300 appuntamenti inseriti nel fitto cartellone pensato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Si svolgeranno in una città nella quale, negli ultimi anni, per preparare strutture e accompagnare la preparazione di vari programmi, la Regione Basilicata ha investito oltre 766 milioni di euro. Così al centro dell'intenso programma dell'anno da Capitale vi saranno le cinque grandi mostre che saranno allestite tra i musei della città lucana e nelle altre affascinanti location degli antichi rioni di tufo. La prima sarà visitabile a poche ore di distanza dall'inaugurazione: domenica 20 gennaio, alle 12, aprirà al pubblico "Ars Excavandi", curata dall'architetto Pietro Laureano, che fu tra i maggiori protagonisti dell'inserimento, nel 1993, dei Sassi e dell'habitat rupestre nel Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. La mostra si sviluppa in cinque tappe, tra il Museo Ridola e gli ipogei di Palazzo Lanfranchi, caratterizzate dagli elementi Aria, Fuoco, Eros, Acqua e Terra marcati dai colori Giallo, Rosso, Ultravioletto, Blu e Verde e da una serie di suoni e profumi. Si tratta, in pratica, di un "viaggio" tra il paleolitico e la contemporaneità. Poi nel corso del 2019 ci sarà spazio per il "Rinascimento visto da Sud" (inaugurazione il 19 aprile); per "La poetica dei numeri primi" (dal 21 giugno), con un "focus" su Pitagora, curata dal matematico Piergiorgio Odifreddi; infine per "Stratigrafie. Osservatorio dell'Antropocene" (dal 6 settembre), sulla "nuova era geologica definita dalle azioni dell'uomo".

E la quinta grande mostra? Quella che sarà allestita con gli oggetti che i visitatori lasceranno durante la visita nella Capitale. Tra i tanti avvenimenti da segnare sull'agenda, non si può dimenticare la messa in scena, dall'1 al 15 giugno, del "Purgatorio - Chiamata pubblica per la Divina commedia", in collaborazione con Ravenna e il Teatro delle Albe, in cui le comparse saranno i cittadini materani. E ancora. Dal 18 al 20 luglio gli eventi per festeggiare i 50 anni dell'allunaggio che culmineranno nel concerto di Brian Eno nella Cava del Sole, il grande teatro all'aperto che sarà inaugurato la mattina del 19 gennaio. Riflettori puntati per i prossimi undici mesi, ovviamente, anche su cinema (ormai da anni, un punto di forza di Matera), teatro e musica classica. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti.

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