Un milione di euro l'anno, dal 2024
fino al 2032, per "promuovere, valorizzare e diffondere il nome
e l'immagine della città di Latina" in vista del centenario
della nascita di Littoria, in pieno stile architettonico
razionalista, di pari passo con l'opera di bonifica della
pianura pontina. Lo prevede il disegno di legge per la
celebrazione del centenario della città, "Città del '900, città
delle acque, città dell'accoglienza", a prima firma del senatore
di Fdi, Nicola Calandrini, in discussione domani in Commissione
Cultura di palazzo Madama.
Littoria, ora Latina, venne inaugurata infatti il 18 dicembre
1932: fu la prima delle Città Nuove italiane disegnate e
realizzate negli anni '30. Il provvedimento che intende
celebrarla, prevede la nascita di una Fondazione e di un
Comitato promotore che oltre a promuovere e valorizzare il nome
e l'immagine della città, in Italia e all'estero, dovrà
organizzare gli eventi di celebrazione del centenario e di
valorizzazione dei "luoghi simbolo caratterizzanti il percorso
storico e naturalistico" fino ad oggi. La proposta di legge si
propone di ricordare l'Impresa "storica" della bonifica di 137
mila ettari di palude, tra il 1926 e il 1935, grazie al lavoro
di 50.000 persone provenienti da tutta Italia, in particolare
dal Veneto e dall'Emilia-Romagna, ma anche di ricordare l'antica
Via Appia, le importanti testimonianze etrusche e romane in un
un paesaggio descritto dai viaggiatori del Gran Tour :
"L'eccezionalità della natura pontina colpì anche il governo di
allora, che realizzò, nel 1934, il Parco Nazionale del Circeo, a
testimonianza dell'importante ecosistema ricco di biodiversità"
ricorda Calandrini nella relazione in cui rievoca anche il
periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale, in
cui Latina divenne "città dell'accoglienza e dell'integrazione"
con arrivo degli esuli italiani provenienti dalla Venezia
Giulia, dal Quarnaro e dalla Dalmazia (1945-1947) e i rifugiati
politici provenienti dalla Cortina di Ferro dell'est Europa: a
Latina esisteva il più grande centro di accoglienza e
smistamento di profughi e rifugiati in Italia tra il 1957-1991.
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