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Per Cotarella sfida di rilanciare il vino della Georgia

"E' terra madre della viticultura mondiale", dice l'enologo

Redazione ANSA ORVIETO (TERNI)

ORVIETO (TERNI) - Nuova sfida professionale per l'enologo orvietano Riccardo Cotarella, presidente mondiale della categoria, chiamato a rilanciare il vino della Georgia, il Paese dove nacque la viticoltura.

Attraverso un progetto privato, con la collaborazione dell'Università di Tbilisi, Cotarella darà infatti vita a una sperimentazione su alcuni vitigni tipici del territorio, a iniziare dalle uve Saperavi e Rhatsiteli. Inizierà su 10 ettari già impiantati su terreni che si trovano a una quarantina di chilometri dalla capitale, a seguire su altri 100 ettari sempre all'interno dell'area su cui sarà costruita anche una moderna cantina.

"Sono onorato ed emozionato per essere stato coinvolto dagli imprenditori Bacho Bugdiashvili e Vato Otkhmezuri in questo affascinante progetto che mi porta in connessione con la terra madre della viticoltura mondiale, qual è la Georgia e con i suoi protagonisti che sono i produttori", ha detto Cotarella. "In tanti anni di professione - ha aggiunto - mai mi era capitato di cimentarmi in questo meraviglioso Paese. Adesso ho l'opportunità di lavorare partendo dalle origini della vite. Si tratta di una sfida complessa, fatta di ricerca e studio. Sono certo che, assieme ai miei collaboratori, a iniziare dal direttore Pier Paolo Chiasso, riusciremo a dare un nuovo impulso al vino georgiano innalzando il livello qualitativo dei prodotti.

L'obiettivo è proprio quello di dare ai vini e quindi ai vitigni georgiani, l'importanza della storia che possono vantare. Ci riusciremo perché il nostro bagaglio di conoscenza si sposerà alla perfezione con la passione e l'amore che i georgiani hanno per il vino e per la vitivinicoltura".

La sperimentazione porterà alla produzione iniziale di mezzo milione di bottiglie. La prima vendemmia guidata da Cotarella sarà quella del 2024. 

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