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Progetto di rilancio per le Strade del Vino dell'Ucraina

Da Città del Vino. Vitigni autoctoni protagonisti solidarietà

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Un progetto solidale per il rilancio per le Strade del Vino dell'Ucraina. Dai Colli Euganei parte una proposta per la ricostruzione dei territori rurali martoriati dalla guerra attraverso la rinascita dei percorsi enoturistici organizzati e la loro valorizzazione in chiave turistica. Partendo dalla valorizzazione dei vitigni autoctoni.

La proposta arriva dall'Associazione nazionale Città del Vino.

Sono sette le Strade del Vino nate in Ucraina nel 2018, che hanno dimostrato da subito di essere funzionali e strategiche per la valorizzazione di luoghi, paesaggi e prodotti, tanto da essere state presentate come prodotto turistico alla Bit Borsa Internazionale del Turismo di Milano, prima della pandemia.

. "Si tratta di dare una risposta immediata, forte e concreta, ai tanti territori rurali compromessi dagli eventi bellici sulla scorta della solidarietà verso questo paese e sulla base delle esperienze e professionalità sviluppate in questo settore" sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica.

Complessivamente gli ettari vitati in Ucraina erano 41.300 prima della guerra per una produzione totale di 1,33 milioni di ettolitri. Non molti ma significativi, sottolinea Città del Vino, nella regione della Trascarpazia che confina con la Slovacchia e soprattutto nelle regioni del sud vicino ad Odessa, e la zona a sud del fiume Dnieper vicino a Kherson dove il conflitto ha impattato in maniera fortissima, e proprio in questi areali erano particolarmente concentrate le Strade del Vino. Sono oltre 180 i vitigni coltivati in Ucraina: fra gli autoctoni il Telti Kuruk e Odessa Chornyi, ma anche vitigni internazionali, fra cui georgiani e moldavi si adattano bene alla viticoltura ucraina. (ANSA).

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