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Vino:'rinasce' il Vin Santo di Brognoligo, prime tracce nel '700

Vino:'rinasce' il Vin Santo di Brognoligo, prime tracce nel '700

L'enologo Tessari: 'le uve affinate in piccole botti per 7 anni'

ROMA, 02 dicembre 2022, 22:45

Redazione ANSA

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Si chiama Vin Santo di Brognoligo Corte Durlo, riproposizione di un vino di cui si hanno tracce storiche di produzione da fine '700. Era prodotto in una zona ristretta in provincia di Verona: il paese di Brognoligo, 1.200 abitanti circa, frazione del comune di Monteforte d'Alpone. "In questo piccolo paese, da oltre tre secoli, lo testimoniano le documentazioni storiche raccolte e i racconti delle persone più anziane del luogo, viene prodotto un particolare vino dolce, il Vin Santo di Brognoligo" racconta l'enologo Michele Tessari, titolare di Ca' Rugate cantina di Montecchia di Crosara in provincia di Verona, che l'ha voluto riscoprire e produrre in quantità limitata. "La tradizione vuole che l'uva messa a riposo sia la garganega raccolta più tardivamente" prosegue Tessari "dopo un periodo di appassimento di circa 3-4 mesi l'uva viene pigiata, quindi trasferita ad affinare in piccole botti per un periodo di 7 anni".

Nella storia locale, rammenta l'imprenditore agricolo "la funzione del Vin Santo, talmente pregiato e raro, era considerato moneta di scambio per i rinnovi delle locazioni agrarie a San Martino come testimonia il libro dello storico locale Massimiliano Bertolazzi". In quelle occasiono i fittavoli pagavano, in litri di Vin Santo il rinnovo dell'affitto ai proprietari dei terreni.

Inoltre, aggiunge Tessari "gli speziali, come erano chiamati i farmacisti del tempo, lo suggerivano in apposite ricette come ottimo ricostituente naturale per persone affette da carenze vitaminiche".

La famiglia Tessari e Ca' Rugate vuole dare la possibilità, anche a degustatori di altri luoghi, di conoscere questa squisita "chicca" dell'enologia Veronese, "dando al paese di Brognoligo, meritata visibilità nel panorama enologico italiano e internazionale" conclude Michele Tessari.

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