Sul fronte mondiale lo champagne batte un nuovo record con un business di 4,9 miliardi di euro con una crescita dello 0,3% rispetto al 2017, ma registra un calo dei volumi dell'1,8% con 301,9 milioni di bottiglie. Francia e Regno Unito, che rappresentano il 60% delle vendite totali, spiegano le ragioni di questa flessione: i loro volumi diminuiscono del 4% a fronte di una flessione più contenuta del fatturato (-2%) grazie alla migliore valorizzazione delle cuvée. A livello globale, le esportazioni restano orientate al rialzo (+0,6% a volume e +1,8% a valore). Fuori dall'Unione Europea la domanda è più dinamica, soprattutto in mercati come gli Stati Uniti (23,7 milioni di bottiglie, +2,7%), il Giappone (13,6 milioni di bottiglie, +5,5%) e l'area cinese (Cina, Hong Kong, Taiwan: 4,7 milioni di bottiglie, +9,1%). Dopo un'evoluzione molto sostenuta negli ultimi 10 anni (+ 134%), l'Australia ha registrato un leggero calo dell'1,8% (8,4 milioni di bottiglie), a causa di un tasso di cambio meno favorevole. Altri Paesi confermano il loro potenziale: il Canada con 2,3 milioni di bottiglie (+4,8%), il Messico con 1,7 milioni di bottiglie (+4,3%) o il Sudafrica, che supera per la prima volta il milione di bottiglie e segna un significativo incremento del 38,4%.
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