Proprio i "Pizzoccheri bianchi 1930" sono i protagonisti: rappresentano il piatto simbolo della Valchiavenna e vengono ancora "pizzicati" a mano a differenza dei più comuni pizzoccheri neri della Valtellina, vicini di casa, che, per ragioni di comodità vengono stesi a tagliatella.
Vengono preparati proprio dal 1930 con farina 00, acqua, sale, una piccola aggiunta di pane ammollato nel latte per poi essere conditi con abbondante formaggio, salvia croccante e abbondante burro. Dall'impasto, una volta pronto, vengono appunto pizzicati a cucchiaio i singoli pizzoccheri, che si presentano come gnocchetti bianchi dalla forma irregolare, per essere poi cotti in acqua e conditi.
Il formaggio utilizzato è il "Piuro 180", affinato in Crotto per 180 giorni per dare cremosità e sostanza al piatto finale. Il pizzocchero bianco della Valchiavenna è indicato tra i prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia.
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