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Vino: obiettivo enoturismo per 7 aziende su 10 Valpolicella

Dopo –9,6% vendite,ripartono alloggi e ristorazione in cantina

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Sette aziende della Valpolicella su 10 intendono investire in enoturismo nei prossimi anni. A dirlo, l’indagine interna del Consorzio di tutela vini della prima Dop di vini rossi del Veneto realizzata in occasione della Valpolicella annual conference, la due-giorni di convegni, degustazioni e approfondimenti live in programma da ieri in formato completamente digitale. Secondo i dati raccolti su un campione di circa un terzo delle aziende del territorio, dopo un 2020 chiuso a -9,6% sul fronte delle vendite di vino made in Valpolicella, sarebbe proprio l’ospitalità la chiave di volta per la ripartenza nello scenario post-Covid: un asset importante, su cui l’area vitivinicola ha ancora molto potenziale inespresso.

Se la vendita diretta al pubblico è una prassi diffusa su tutto il territorio e in ogni tipologia di azienda (è praticata dal 98% dei rispondenti), rappresentano solo il 28% le realtà che si sono lanciate nell’hospitality, per lo più con B&b (nel 39% dei casi) e visite e degustazioni in cantina (32%), e ancora meno (il 13%) quelle che offrono servizi di ristorazione. Si tratta inoltre di formule attivate in media da 15 anni, tanto che 2 su 3 tra quelle già inserite nel circuito enoturistico prevedono nuovi investimenti. Valutando l’incidenza sul fatturato, le aziende hanno stimato un impatto medio dell’enoturismo pari al 17%, dato che sale oltre al 21% per le piccole aziende (con una produzione inferiore a 100mila unità) che, con 1/3 già impegnato in attività enoturistiche, sono quelle a dimostrare il più alto tasso di ricettività.

La quota scende invece rispettivamente all’11% e 4% per le medie e grandi aziende. Per il presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini: “La propensione all’investimento è un dato molto positivo per l’economia di tutto il nostro territorio, un segnale di rilancio forte che, per concretizzarsi, ha bisogno del supporto di tutti gli attori istituzionali che ruotano attorno alla gestione del prodotto turistico. Il Consorzio sarà in prima fila per supportare le aziende che decideranno di investire in questa direzione attraverso un cospicuo lavoro di rete, ma anche attraverso la formazione e la promozione”.

In collaborazione con:
Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella

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