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Mafie: Agricoltura sociale l'antidoto al sistema criminale

Cia-Ases, in Campania 1.432 immobili confiscati

ROMA ANSAcom

L'incontro fra la solidarietà concreta dell'agricoltura e la volontà di riscatto dei territori martoriati dalla violenza criminale può aiutare a promuovere la legalità, combattere la cultura dell'odio e favorire nuove modalità di welfare. E' il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani e dal Forum Nazionale Agricoltura Sociale a Maiano, frazione di Sessa Aurunca nel casertano, in un convegno svolto non a caso nella Onlus "Al di là dei sogni", ex masseria del camorrista Antonio Moccia dove la filiera agricola da oltre 10 anni ben si sposa con quella etica. L'iniziativa di Cia rientra nella sua decennale attività svolta attraverso l'Ong Ases (Agricoltori, solidarietà e sviluppo), nella creazione di percorsi educativi e di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, offrendo occasioni di lavoro e riscatto sociale ai giovani e promuovendo modelli di integrazione sociale. "Occorre infrastrutturare le comunità attraverso filiere di agricoltura sociale, economiche e beni comuni", ha detto il portavoce nazionale del Forum dell'Agricoltura Sociale, Giuliano Ciano, "abbiamo messo a confrontano cinquanta organizzazioni campane e non solo, con cui insieme da anni promuoviamo nuovi modelli di welfare". In Campania sono 1.432 gli immobili definitivamente confiscati al crimine organizzato, ricorda Cia, di cui il 56% viene destinato ai Comuni. "E' un grande patrimonio che può essere riutilizzato per fini sociali - ha concluso il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino - ma occorre semplificare le complessità amministrative e burocratiche che rendono ancora troppo gravoso il riutilizzo di terreni confiscati, altrimenti si rischia l'abbandono e il deperimento di queste terre. Non basta più che il bene sequestrato sia un simbolo, serve una buona politica che possa creare veri distretti di economia sociale, creando sinergie con il profit buono dei nostri territori come reale antidoto al sistema criminale".

In collaborazione con:
Cia

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