TORINO - Il candore del latte è davvero indice di qualità? Il suo consumo è indicato per l'uomo, anche in età adulta? Questioni che insieme a molte altre, dal trattato commerciale tra Europa e Usa al rilancio degli alpeggi, vengono affrontate nei Laboratori del Latte di Cheese.
La kermesse biennale dedicata alle forme del latte si pone da sempre l'obiettivo di formare consumatori consapevoli delle loro scelte e delle sfide che riguardano il settore alimentare.
Quello lattiero-caseario, in particolare, vive una fase di grande trasformazione con la fine delle quote latte, dal 1° aprile di quest'anno. Le prospettive del libero mercato saranno oggetto di un incontro nella giornata inaugurale di Cheese, il 18 settembre.
Nutrizionisti, allevatori ed esperti della filiera si confrontano anche nell'incontro 'Sfumature di giallo: latti, prezzi e fieno', in calendario lo stesso giorno. Sabato 19 è la volta del dibattito 'Latte sì, latte no' e di 'Animali e alpeggi. La libertà è il criterio più efficace per giudicare il benessere animale?'. Territori montani in primo piano anche negli incontri di domenica, 'Storie di montagna: prodotti e progetti per rilanciare le terre 'altre'', incentrato sulla campagna di Slow Food per sostenere casari e pastori che lavorano in malga.
'Quesos? Duecento modi per dire formaggio in Spagna' farà conoscere al pubblico la varietà straordinaria della produzione del Paese ospite di Cheese 2015. Lunedì 21 si chiude con un tema di grande attualità, il ruolo indispensabile dei migranti nelle filiere del latte e del formaggio.