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Bcfn:studio,a Milano spreco cibo è 450 euro annui a famiglia

Scelte sbagliate consumi contribuiscono al 40% delle eccedenze

MILANO ANSAcom

A Milano le abitudini di acquisto e consumo sbagliate delle famiglie contribuiscono al 40% alle eccedenze alimentari. Sprechi che, se fossero eliminati, consentirebbero un risparmio di circa 450 euro all'anno per nucleo familiare. E' quanto emerge dallo studio 'Cibo e Città - Il ruolo delle città nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile', realizzato da Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, con il Comune di Milano tramite l'Ufficio della Food Policy e il Segretariato Mufpp, e presentato oggi al IX Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, al Pirelli HangarBicocca.
La ricerca fotografa lo stato dell'arte di alcune delle maggiori città del mondo, suggerendo possibili soluzioni da applicare a livello globale per il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dall'Onu nell'Agenda 2030.
Le città prese in esame sono New York, Rio de Janeiro, Milano, Ouagadougou, Tel Aviv, Seul e Sydney, centri strategici che stanno guardando al cibo in un'ottica sostenibile, cercando di intervenire su alcuni dei problemi più comuni per risolverli. Per quanto riguarda Milano, lo studio ha messo in luce le azioni di Palazzo Marino e del Food Policy Office per coinvolgere tutti gli attori del cambiamento, in vista dell'obiettivo di ridurre del 50 per cento, entro il 2030, lo spreco alimentare. Tra queste, la riduzione del 20% della tassazione per chi dona il cibo a enti benefici (anziché gettarlo via), che ha portato al recupero - in appena sei mesi - di 840 tonnellate di cibo. Dalla relazione emerge che se questo progetto dovesse continuare anche nel 2019, si arriverebbe a coinvolgere oltre 10mila aziende private con un impatto sulla cassa comunale di circa 1,8 milioni di euro.
Palazzo Marino - secondo la ricerca - ha anche puntato alle mense scolastiche, dove in 106 casi (su 418) è stato avviato un programma per ridistribuire oltre 140 tonnellate di frutta e pane durante la merenda. Il programma, dove è attivo, ha coinvolto 17mila ragazzi in 779 classi e ha permesso di ridurre del 17% lo spreco alimentare nelle scuole.

In collaborazione con:
Fondazione BCFN

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