"Un male ancora misterioso sta uccidendo gli alberi del pero - afferma Marco Cigarini, imprenditore agricolo e vicepresidente della Cia reggiana - Solo nei miei filari ne sono morti oltre 600, sul territorio reggiano ammontano a migliaia".
"Oltre alle piante morte - aggiunge - quelle rimaste in vita hanno un calo di produzione che supera il 50%. La situazione è generalizzata e riguarda specialmente i peri che non superano i dieci anni di età". Quanto alle cause al momento solo ipotesi.
Potrebbe essere "colpa di settimane in cui si sono alternati caldo, freddo, siccità e bombe d'acqua. Ma potrebbe esserci altro. E per questo siamo molto preoccupati: temiamo che il responsabile della situazione sia un fitoplasma", un parassita.
Già avviate analisi di cui si attende l'esito.
In difficoltà non ci sono soltanto i peri. La Cia reggiana evidenzia che decine di ettari di lambrusco, di diverse varietà, sono collassati e non hanno praticamente germogliato, benché la stagione sia già avanzata. "In questo caso - prosegue Cigarini - abbiamo la certezza che è tutta colpa dell'inverno anomalo e di un maggio davvero troppo freddo".
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