Si vieta la registrazione di marchi
evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e
denominazioni di origine protetta e protezione, e si rafforza il
controllo preventivo rispetto al deposito relativo alle domande
di brevetto potenzialmente utili per la difesa del Paese,
accelerandone la procedura: sono fra le novità introdotte dalla
modifica al Codice della proprietà industriale, approvata dal
Consiglio dei ministri. Il provvedimento, spiega la nota di
Palazzo Chigi, punta al rafforzamento della competitività del
sistema Paese e della protezione della proprietà industriale,
nonché alla semplificazione amministrativa e alla
digitalizzazione delle procedure in materia di titoli di
proprietà industriale. Fra l'altro, si riconosce la
protezione temporanea dei disegni e modelli esposti in fiere
nazionali o internazionali. Inoltre si stabilisce che i diritti
nascenti dalle invenzioni realizzate dal personale di ricerca
spettino alla struttura di appartenenza dell'inventore, salvo il
suo diritto a esserne riconosciuto autore. Al contempo, si
riconosce l'autonomia di università, enti pubblici di ricerca e
Irccs per disciplinare le premialità connesse all'attività
inventiva. Si prevede poi il ruolo di tutela del Ministero
dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per
la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni
geografiche, in assenza di Consorzi di tutela.
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