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Da sciroppo di sambuco a monalda, montagna svela il bere naturale

Drink di tendenza a firma Dom Carella e succhi tipici a Ein Prosit Summer Edition 2022

Redazione ANSA ROMA

- Il caldo, con le temperature di questa estate, si fa sentire anche in montagna dove la sete si può appagare col bere naturale. La versione estiva di Ein Prosit, a Tarvisio, ha messo in luce, in occasione del ciclo di concerti ai Laghi di Fusine, al rifugio Gilberti- Sella Nevea e sull'Altopiano del Montasio della 27/ma edizione di No Borders Music Festival che si conclude il 13 agosto, drink di tendenza a firma Dom Carella e contemporaneamente i locali succhi tradizione con ricette preservate perlopiù da malgare e gestori di piccoli esercizi tipici di questo angolo estremo del Fvg, al confine tra Slovenia e Austria.

Se del succo di mirtilli esistono produzioni sia artigianali che industriali, più raro assaggiare il succo fresco di monalda, dal colore rosaceo. "Si raccoglie due-tre volte l'anno e a inizio agosto finisce la raccolta - spiega Renata Tributsch che a 78 anno cura il vitto della Malga Priu nel Tarvisiano - di questa fioritura montana. Poi occorre aggiungere acido citrico e zucchero all'infusione per questa bevanda che va conservata al fresco per preservare anche un anno il sapore dell'estate su un prato estivo. Per farne un litro serve un miliardo di petali - ironizza - e non so se questo bere tradizionale avrà un futuro".

Una rarità che ben si accompagna alle tipiche frittelle di tarassaco e al miele di abete che di degustano in malga che attrae viaggiatori da tutto il mondo per le case dal design di pigna sospese nel bosco. Fiorisce invece a maggio e a giugno il sambuco con cui si fa sia lo sciroppo che la marmellata e anche in questo caso i fiori freschi si mettono a macerare con acido citrico, acqua e zucchero.

Più comune il succo di ribes, ma sono sempre meno, lamentano gli anziani del luogo, coloro che si inoltrano nei boschi per la raccolta manuale lamentando spesso fatica, rischio di incontrare zecche o animali selvatici, poca confidenza per le vie naturali del cammino.

Per chi vuole recuperare confidenza con ambienti montani il Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano propone il forest bathing, passeggiate, guidate con competenza dalla giovane Giulia Terlicher, nei boschi per abbracciare alberi e ritrovare confidenza con suoni, profumi e suggestioni del bosco. (ANSA).

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