E' corale la soddisfazione nel
comparto ittico, dalle organizzazione di settore ai sindacati,
per la liberazione dei 18 pescatori del distretto di Mazara
detenuti in Libia per oltre 100 giorni. "Una notizia che tutto
il settore aspettava da tempo e che finalmente si è
concretizzata. Oggi è una bella giornata" sottolinea Federpesca,
Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca. "Finalmente una
bella notizia, attesa da tempo non solo dalle famiglie dei
pescatori siciliani ma dalla grande famiglia della pesca
italiana. I nostri appelli sono stati accolti", commenta
l'Alleanza delle cooperative. "Oggi è un giorno di festa, ma da
domani occorre che la diplomazia lavori per gettare le basi per
poter pescare in sicurezza in alcune aree sensibili come la
Libia, ma anche la Somalia ed evitare che gli equipaggi debbano
esporsi a rischi quotidiani per poter lavorare". "Grande
soddisfazione" la esprime Antonio Pucillo, Dipartimento Pesca
Flai Cgil nazionale aggiungendo: "erano veramente trascorsi
troppi giorni e tanta è stata l'apprensione di tutti. Ora con la
comunità mazarese e tutti i familiari vogliamo tirare un sospiro
di sollievo davanti a questa buona notizia. "Non è però
ammissibile - sottolinea Flai Cgil - pensare di uscire in mare
per lavoro con la possibilità di correre rischi simili; è
necessario intervenire affinché non si ripetano fatti gravi come
questi, con 18 lavoratori trattenuti in carcere per oltre 100
giorni senza un motivo plausibile. Come abbiamo fatto in questi
mesi, rimarremo al fianco delle famiglie e dei pescatori, che
hanno vissuto un'esperienza così drammatica".
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