(Marettimo- Egadi) liberati da oltre 3 quintali di reti
abbandonate con l'"Operazione reti fantasma nelle Aree Marine
Protette" di Marevivo. Le attività, nei giorni 20 e 21 settembre
e il 24 e 25 settembre, sono state svolte con il supporto di
Esselunga, che tramite la campagna "Salviamo il mare" ha
coinvolto i sui clienti. Le operazioni sono state coordinate
dalla Divisione Subacquea di Marevivo, con la collaborazione
dell'Area Marina Protetta Isole Egadi, del Comune di Favignana,
del Blu Teck Diving Marettimo, dell'Area Marina Protetta Isole
Ciclopi, del Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera di Messina,
del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina e del Servizio
Navale Carabinieri.
Marevivo, in passato ha già realizzato una serie di operazioni
in diverse località italiane e recuperato oltre 4.500 metri di
reti. "Le reti fantasma abbandonate o perdute - afferma il
presidente di Marevivo Rosalba Giugni - costituiscono una seria
minaccia per la vita marina. Queste attrezzature, infatti,
provocano la cattura di pesci e di altri animali come
tartarughe, uccelli e mammiferi marini, che vi rimangono
intrappolati con conseguenze spesso fatali per la loro vita".
Giugni aggiunge inoltre che "contribuiscono ad un'alterazione
degli ecosistemi marini e rappresentano anche un pericolo per i
subacquei".
Il progetto di recupero è patrocinato dal ministero
dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal
ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del
turismo ed è realizzato in collaborazione con il Comando
Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e con il supporto
di Esselunga.
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