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Made in Italy: Assolatte, in forte frenata export formaggi

Made in Italy: Assolatte, in forte frenata export formaggi

A gennaio -15% volumi e -18% in valore, fuori dalla Ue Caporetto

ROMA, 16 aprile 2021, 19:02

Redazione ANSA

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Peggio del previsto. Le imprese lattiero casearie italiane erano già preparate ad una contrazione dell'export dei formaggi, ma non in ragione del 15% in volume e del 18% in valore. A tanto ammonta il calo delle vendite all'estero di gennaio, reso noto ora dall'Istat. Le dinamiche dei volumi dei singoli formaggi, sottolinea Assolatte, evidenziano risultati negativi generalizzati sui prodotti storicamente più esportati: -31% per Grana Padano e Parmigiano Reggiano, -16% per il Gorgonzola, -39% per il Pecorino Romano.

Negativi, seppure di poco, i prodotti caseari principi delle esportazioni: -5% per la mozzarella. Se nei paesi dell'Unione europea le perdite sono state notevoli (-7,6 i volumi), fuori dai confini europei la contrazione è stata traumatizzante. In fortissima frenata le due principali destinazioni extra-Ue dei nostri formaggi: Stati Uniti e Regno Unito hanno totalizzato, rispettivamente e in volumi, -56% e -26%. "Eravamo preparati ad un calo dell'export e avevamo lanciato l'allarme già mesi fa - precisa Paolo Zanetti, presidente di Assolatte - ma i numeri di inizio anno sono peggiori delle previsioni e la preoccupazione per il futuro aumenta".

Il progressivo calo legato alle chiusure del food service e il clima di paura e di sfiducia internazionale hanno cronicizzato la sofferenza dell'export. Un export, ricorda Assolatte, che assorbe oltre il 40% della produzione italiana di formaggi e che è quindi vitale per la sopravvivenza delle aziende e per l'equilibrio della filiera. "Bisogna far ripartire l'economia anche accelerando le vaccinazioni in azienda. Su questo tema le nostre imprese sono disponibili e organizzate per contribuire con efficienza e in piena sicurezza alla fase vaccinale. Ma è fondamentale che lo Stato investa nell'export agroalimentare e sostenga le imprese che già lo fanno tra mille difficoltà - conclude Zanetti -. L'export è un asset chiave per la tenuta del sistema latte italiano".

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