L'attesa riapertura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi, cantine e bar riattiva un canale naturale di vendita del vino italiano che al consumo vale 6 miliardi di euro l'anno a regime. E' quanto afferma la Coldiretti, nel sottolineare che sarà possibile tornare a scegliere tra le 523 denominazioni di vino Made in Italy. Le misure adottate per arginare la pandemia di Covid-19 hanno infatti tagliato del 50% del valore delle vendite di vino in Europea sulla base delle previsione dell'Oiv, Organizzazione mondiale della vite e del vino. Si tratta dunque di un appuntamento molto atteso dagli operatori di un settore che dalla vigna al tavolo danno opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone in Italia, paese che vanta il 70% della produzione destinato a vini Docg, Doc e Igt. La Coldiretti ricorda che a pesare sono stati il lockdown del consumo fuori casa e l'azzeramento del flusso turistico che non sono stati compensati dall'aumento delle vendite nei supermercati. Ad essere colpita è stata soprattutto la vendita di vini di alta qualità che trova un mercato privilegiato di sbocco in alberghi e ristoranti in tutto il mondo. Sono infatti aumentate notevolmente le giacenze dei vini più' blasonati. con il risultato che quasi 4 cantine su 10 (39%) secondo l'indagine Coldiretti/Ixe' registrano un deciso calo del fatturato.