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Il riscaldamento dell’Artico visto con gli occhi dei satelliti VIDEO

Il riscaldamento dell’Artico visto con gli occhi dei satelliti VIDEO

Sono diventati indispensabili per monitorare questo luogo remoto

24 maggio 2023, 16:15

Redazione ANSA

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Il ghiacciaio Petermann, nella Groenlandia Nord-occidentale, fotografato dal Copernicus Sentinel-2 il 16 settembre 2022 (fonte: ESA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ghiacciaio Petermann, nella Groenlandia Nord-occidentale, fotografato dal Copernicus Sentinel-2 il 16 settembre 2022 (fonte: ESA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ghiacciaio Petermann, nella Groenlandia Nord-occidentale, fotografato dal Copernicus Sentinel-2 il 16 settembre 2022 (fonte: ESA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Artico continua ad essere la regione più esposta al cambiamento climatico: qui gli aumenti di temperatura sono sproporzionatamente più elevati rispetto al resto del pianeta, un fenomeno noto come ‘amplificazione artica’ che solo i satelliti possono vedere e documentare con i loro ‘occhi’. È qui che entrano in gioco i satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea, diventati strumenti indispensabili per comprendere e affrontare le complesse dinamiche e le conseguenze non solo per questa regione, ma per il mondo intero: è quanto afferma uno studio pubblicato sulla rivista Remote Sensing e guidato da Igor Esau del Centro ambientale e di telerilevamento di Nansen, in Norvegia.
L'estensione dei ghiacci in Artico dal 1979 al 2022 (fonte: ESA)
Una dimostrazione dell’aiuto prezioso fornito dai satelliti è l’emergenza avvenuta a maggio 2020, quando 20mila tonnellate di petrolio sono fuoriuscite da una centrale elettrica vicino a Norilsk, in Russia, contaminando il fiume Ambarnaya e il lago Pyasino. Il disastro, il cui costo ha superato i 2 miliardi di dollari, è stato causato dal crollo di un pilastro dopo che il terreno era diventato instabile per lo scioglimento del permafrost. In quel frangente, la missione dell’Esa Sentinel-2 del programma Copernicus ha permesso di analizzare in dettaglio la situazione e di attribuire l’incidente al riscaldamento globale.
Altri satelliti dell’Esa come CryoSat e Copernicus Sentinel-3 sono in grado di misurare con precisione lo spessore del ghiaccio marino artico, consentendo ai ricercatori di valutare i cambiamenti in corso. La missione Smos, dedicata all’acqua, e Copernicus Sentinel-1 completano i dati fornendo misurazioni della salinità dell’oceano e mappature complete del ghiaccio marino in qualsiasi condizione atmosferica. Ma i satelliti Esa hanno facilitato lo studio anche di altri parametri fondamentali per capire l’amplificazione artica, come la temperatura superficiale, la composizione atmosferica e l’albedo, cioè la quantità di luce riflessa da una superficie.

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