Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I cristalli delle tempeste di Nettuno

I cristalli delle tempeste di Nettuno

Sono di metano, scoperti grazie alle foto del telescopio Hubble

27 marzo 2019, 10:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Nettuno (fonte: NASA/JPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nettuno (fonte: NASA/JPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Nettuno (fonte: NASA/JPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono i cristalli di metano a rendere così brillanti alcune tempeste su Nettuno, plasmate dai venti e con una vita media di circa sei anni. È quanto emerge dall’analisi delle ultime immagini del pianeta scattate dal telescopio spaziale Hubble. I nuovi dati, pubblicati sulle riviste Geophysical Research Letters e The Astronomical Journal, aiuteranno gli scienziati a studiare i pianeti esterni al Sistema Solare.

Le immagini sono state scattate alla fine del 2018, ma la loro analisi è stata completata solo alcuni mesi dopo. Unite a quelle storiche della sonda Voyager 2, la prima a visitare Nettuno nel 1989, forniscono maggiori dettagli ad esempio sulle cosiddette grandi macchie scure. Si tratta di perturbazioni più estese del diametro della Terra, che possono allungarsi fino a 13.000 chilometri.


Le tempeste di Nettuno fotografate dal telescopio Hubble (a sinistra), e dalla sonda Voyager 2 (fonte: NASA/ESA/GSFC/JPL)

 

Le nuove immagini di Hubble mostrano, a sorpresa, che una di questa grandi tempeste immortalate da Voyager 2, è nel tempo sparita. “Ne siamo rimasti stupiti, perché siamo abituati a vedere un’altra tempesta, la grande macchia rossa di Giove, che presumibilmente è lì da più di cento anni”, ha spiegato la planetologa Amy Simon, del Centro spaziale Goddard della Nasa.

Gli studiosi della Nasa hanno, quindi, messo a punto simulazioni al computer per indagare sulla curiosa scomparsa della tempesta su Nettuno. Al posto di quest’ultima, le nuove immagini di Hubble mostrano infatti molte piccole nuvole bianche, dovute alla presenza di cristalli di metano. La loro ipotesi è che la scomparsa delle macchie scure sia legata a forti venti, che soffiano a circa 100 metri al secondo, regolando il ciclo delle tempeste. La loro vita media, secondo la Nasa, sarebbe di circa sei anni.

“Ci vorranno ulteriori studi per capire in dettaglio come cambiano i venti e le tempeste nel tempo, ma - ha concluso Simon - ogni volta che analizziamo nuove foto di Hubble, notiamo qualcosa di diverso da quello che ci aspettavamo”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza