Un'inarrestabile passione che ha portato una ragazza inglese di 26 anni a lasciare tutto per andare in Africa e dedicare circa 40 anni allo studio degli scimpanzé: l'etologa Jane Goodall racconta la sua esperienza in prima persona in “La mia vita con gli scimpanzé. Una storia dalla parte degli animali” (Zanichelli, 176 pagine, 12,80 euro).
“Mi ci è voluto molto tempo – spiega l'autrice nell'introduzione – prima di potermi avvicinare agli scimpanzé abbastanza da fare buone osservazioni, perché all'inizio erano molto timidi. Ancora di più ci ho messo a capire il loro linguaggio di richiami e gesti e a comprendere il modo in cui vivono nella loro società. Ma ne è valsa la pena. Perché, a parte l'animale uomo, lo scimpanzé è l'animale più affascinante di tutti. Perlomeno, questo è quello che penso io”.
A partire dai primi appostamenti nel pollaio di casa per scoprire come nascono le uova, Goodall racconta in maniera estremamente semplice la sua storia di etologa, fino ai lunghi anni passati nelle foreste africane. La mamma Vanne, il dottor Leakey, il galagone Levi, gli scimpanzé Flo e Fifì: sono solo alcuni di molti personaggi che segneranno la vita di questa giovane ragazza, chea 26 anni e con un diploma di segretaria, decidere di partire per la Tanzania per seguire i suoi sogni. Oggi Jane Goodall è una delle più importanti etologhe al mondo e nella sua carriera ha contribuito alla creazione di aree protette e dirige l'Istituto Goodall per lo studio e la protezione dei primati.
