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Nella scelta dell'amato profumo non contano prezzo o novità

Nella scelta dell'amato profumo non contano prezzo o novità

Studio britannico, analisi su 10 mila fragranze

ROMA, 09 luglio 2019, 16:47

Redazione ANSA

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Complesse analisi di rete a dati online su 1.000 note (le fragranze) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Complesse analisi di rete a dati online su 1.000 note (le fragranze) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Complesse analisi di rete a dati online su 1.000 note (le fragranze) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Classici che appaiono intramontabili o fragranze relativamente nuove che sono diventate subito amatissime ne sono la dimostrazione: la popolarità di un profumo non dipende da quando è stato lanciato, nè dal prezzo. Ne parla uno studio dell'Imperial College London pubblicato su Plos One.
    I ricercatori hanno applicato complesse analisi di rete a dati online su 1.000 note (le fragranze) in più di 10.000 profumi.
    L'insieme di dati a disposizione includeva valutazioni dei consumatori espresse tramite dei commenti e informazioni sulla popolarità di ciascun profumo. Lo studio ha confrontato le valutazioni online dei profumi e i loro ingredienti e il risultato è che le fragranze più impiegate sono gelsomino, muschio, bergamotto, sandalo e ambra, ma è piuttosto l'accordo unico di note che può fare la differenza, e il messaggio per chi li crea, li produce e li propone sul mercato è che non sempre le combinazioni più comunemente utilizzate sono necessariamente correlate con valutazioni più alte dei profumi stessi da parte di chi li compra. Largo quindi alla fantasia, all'insegna però della semplicità. Un esempio proposto dagli studiosi? L'accordo di gelsomino e menta, che ha contribuito in modo significativo a valutazioni più elevate da parte degli utenti, ma era sotto-rappresentato nei profumi studiati. Anche quella tra muschio, vaniglia e vetiver indiano era una combinazione estremamente gradita da chi è entrato a far parte dello studio ma raramente usata, mentre un accoppiamento molto comune era quello tra geranio e lavanda. I ricercatori hanno anche determinato quali note, aggiunte agli accordi esistenti, sembravano migliorarli: tra queste muschio e vaniglia e le cosiddette note floreali. "Questo lavoro - concludono gli studiosi - presenta un'impalcatura che potrebbe essere uno strumento puntuale per i profumieri per esplorare uno spazio multidimensionale di composizioni di profumi".
   

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