Tredici pap test che non evidenziavano alcun problema fatti nel corso degli anni, poi un giorno tutto è cambiato. Sono andata a sottopormi a uno screening annuale e qualcosa non andava. Mi hanno chiamata per un altro test, poi per discutere i risultati mi hanno telefonato dallo studio di un medico che non era il mio. Un oncologo. Da lì è iniziato il mio viaggio attraverso il cancro, a 31 anni, nel 2000. La diagnosi è stata tumore della cervice molto invasivo.
Mi sentivo piena di paura, confusa, arrabbiata, perplessa. Poi ero dispiaciuta perché mi è stato detto che non avrei potuto avere figli e io amo molto i bambini. Soprattutto sentivo che dopo questa esperienza non sarei più stata la stessa di prima.
Sono stata sottoposta a un'isterectomia radicale, poi un'altra operazione in laparoscopia, e per tre mesi e mezzo ho fatto delle terapie davvero intensive: molta radioterapia, quattro cicli di chemio e anche la brachiterapia, conosciuta come radioterapia interna. Mi hanno fatto tutto insieme per potermi salvare la vita. La mia passione è la musica: suono il piano, canto e scrivo canzoni. L'ho fatto prima della malattia, non durante perché non mi sentivo 'connessa' abbastanza. Dopo le cure per un anno ho sofferto di depressione, poi la svolta è arrivata vedendo il film Harold and Maude, un film che parla di un'amicizia che poi è sfociata in amore tra un giovane e un'anziana, che gli trasmette la passione per la vita. Ero completamente affascinata dallo spirito di Maude e anche dalla colonna sonora di Cat Stevens. Ho sentito la canzone "Trouble" ed era come se fosse scritta per me. La storia dell'ultimo anno e mezzo della mia vita. È stato allora che sono tornata al pianoforte. E sono nuovamente 'saltata' al timone della mia vita, ho capito che dovevo reagire, mi sono sentita nuovamente viva e grata di essere in vita, anche se il mio matrimonio non è sopravvissuto alla malattia. Ho iniziato a pensare che potevo unire la mia passione, la musica, all'educazione delle altre donne all'importanza degli screening e della prevenzione. Dal 2002-2006 il focus è stato sullo screening dell'Hpv (il papillomavirus umano) e il Pap test in fase liquida, poi sulla prevenzione. Ho iniziato a fare dei concerti benefici chiamandoli 'Smear Pop', giocando col nome sulla musica pop e lo 'smear test', il Pap test. Nel 2003 ho creato lo 'Yellow Umbrella Tour' e la Yellow Umbrella Organization (www.theyellowumbrella.org), in ricordo di un ombrello giallo che si vedeva nel film Harold and Maude e che mi aveva colpito.
È iniziata anche la mia esperienza di incontri nelle scuole con i ragazzi. Il tumore lo collego come sensazione alla frustrazione, ma anche alla passione, quella successiva che mi ha spinto a provare ad aiutare le altre donne, perché non debbano sperimentare quello che ho sperimentato io, "camminare nelle mie scarpe". Alle donne che combattono o hanno combattuto un cancro, che io chiamo sorelle e guerriere, vorrei anche dire che è importante sentirsi ancora donne. Non si è meno donne perché 'si perdono dei pezzi'.