Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Trapianto di fegato salva la vita ad un uomo dopo un colpo di calore

Trapianto di fegato salva la vita ad un uomo dopo un colpo di calore

All'ospedale Molinette di Torino, in coma con danno epatico

TORINO, 22 giugno 2022, 22:36

Redazione ANSA

ANSACheck

Una corsia dell 'Ospedale Molinette, Torino. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una corsia dell 'Ospedale Molinette, Torino. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una corsia dell 'Ospedale Molinette, Torino. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un trapianto di fegato eseguito in emergenza nazionale per una gravissima insufficienza epatica, insorta dopo un colpo di calore, ha salvato un uomo di 57 anni. L'intervento, primo nel suo genere, è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Ora i primi segni di risveglio dal coma.

L'uomo, 57 anni, corporatura da ex atleta corridore, residente nell'astigiano, era stato colto da malore vicino a casa, dove stava bruciando sterpaglie, in uno dei pomeriggi di temperature molto elevate rispetto alla media stagionale. Dopo avere lanciato una richiesta di aiuto, all'arrivo del 118 era riverso a terra e le condizioni, secondo i sanitari, avrebbero portato a morte certa.

Portato in elisoccorso alla Rianimazione dell'ospedale di Alessandria, nelle ore successive, dopo il raffreddamento del corpo con mezzi fisici (ghiaccio sul corpo e infusioni endovenose fredde) e l'applicazione di terapie per sostenere le funzioni vitali, le condizioni del paziente si sono progressivamente stabilizzate, con iniziali segni di miglioramento. Tuttavia gli indici relativi allo stato del fegato a partire da 24 ore dopo l'evento acuto hanno registrato un evidente e progressivo peggioramento.

A poco più di 36 ore il paziente non dava alcun segno di risveglio dal coma e si trovava in uno stato di grave insufficienza epatica acuta. Qui la decisione di contattare i medici delle Molinette per valutare l'opzione salva-vita di un trapianto epatico, Mauro Bruno e Silvia Martini della gastro-epatologia dell'ospedale Molinette di Torino e il professor Renato Romagnoli, direttore del Centro Trapianto Fegato Molinette. Accertata una compromissione neurologica su base metabolica ancora compatibile con l'esecuzione di un trapianto di fegato, il paziente è stato quindi trasferito alla Rianimazione 2 delle Molinette diretta da Roberto Balagna, e inserito in lista d'attesa per trapianto di fegato in 'super-urgenza nazionale'. Erano trascorse circa 48 ore dall'iniziale colpo di calore.

La Rete Trapianti italiana si è immediatamente attivata e, grazie al Coordinamento del Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d'Aosta (diretto dal professor Antonio Amoroso) e del Centro nazionale Trapianti, dopo pochi minuti è stato individuato un donatore d'organi compatibile, da poco resosi disponibile ad Udine. L'équipe dei chirurghi del Centro Trapianto di Fegato di Torino si è quindi mobilitata, recandosi nell'ospedale friulano per eseguire il prelievo d'organi. Il trapianto epatico è stato eseguito nella terza giornata dopo l'evento iniziale nelle sale operatorie delle Molinette ad opera del dottor Damiano Patrono sotto la supervisone del professor Romagnoli. Il paziente si trova ora ancora degente nella terapia intensiva del dottor Balagna, ma ha già normalizzato i valori della funzione epatica e sta dando significativi, seppur iniziali, segni di risveglio dal coma.

"Per la sua estrema rarità, il quadro di severo danno epatico secondario a colpo di calore pone particolari criticità nella sua valutazione e nella sua scelta di trattamento. Quando il grado di compromissione funzionale epatica supera i limiti di non ritorno, allora inizia una vera corsa contro il tempo, alla quale solo l'eccellenza del sistema trapianti a livello locale e nazionale permette di dare una risposta efficace". Questo il commento di Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino di cui fanno parte Le Molinette.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza