La pandemia ha portato un
peggioramento per quanto riguarda la disinformazione sul web e
in particolare sui social network: fare polemica, creare odio e
dirigerlo contro un determinato gruppo di persone e' stato
ancora più facile in un terreno fertile come quello determinato
da una problematica che ha toccato tutti nel mondo
profondamente.
Facebook, ad esempio, e' una risorsa per la circolazione
delle informazioni e come possibilità di reperirle, ma è anche
un problema, che richiede una valutazione critica della qualità
dell'informazione che vi viene prodotta, per i giornalisti e non
solo. Può essere infatti territorio di professionisti della
disinformazione. Se n'è parlato al Tavolo digitale di confronto
- Facebook: educazione, informazione, ingaggio, di Cicap e
Fondazione Msd.
Che strumenti hanno in particolare i professionisti
dell'informazione per verificare le informazioni e difendere se
stessi e i lettori dalle fake news? Prima di tutto dedicare
risorse specifiche al monitoraggio dei social network, magari
uno specialista. "Non può essere un qualcosa di temporaneo, da
aggiungere al lavoro che si fa già quotidianamente, ci vogliono
risorse dedicate", spiega Paolo Attivissimo, Giornalista IT,
Radio svizzera, Il Disinformatico, anche debunker.
Ci sono poi strumenti per verificare ad esempio le origini
delle foto, dei video e anche di alcune dichiarazioni. Occorre
inoltre essere consapevoli di poter incappare nella
disinformazione. "Basti pensare - spiega Enrico Bucci,
professore aggiunto di Biologia dei sistemi complessi, Temple
University di Philadelphia - che il coronavirus è stato terreno
di una fabbrica di disinformazione, partita su Twitter, che ha
utilizzato il film Contagion del 2015. Fin da gennaio fabbriche
professionali hanno diffuso l'idea che quello fosse il trailer
di un film che doveva uscire a settembre 2020.Questo per
rinforzare l'idea che una certa elite avesse già previsto tutto,
addirittura che fossero loro ad aver creato il virus, per creare
un mercato per un vaccino già pronto e brevettato".
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