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In Veneto stop asilo per 7 mila bambini non vaccinati

In tanti non in regola in Toscana, in Lombardia il 5% inadempiente

Redazione ANSA VENEZIA

Sono circa settemila i bambini veneti non vaccinati che non potranno entrare negli asili nido e nella scuole d'infanzie regionali. Il numero emerge nella sintesi dei dati elaborati dalle aziende sanitarie del Veneto che indicano, a inizio settembre, 3.113 bambini in età da asilo nido e altri 3.670, tra i 3 e i 6 anni, pronti per la scuola d'infanzia, per un totale di 6.783, a cui saranno impediti gli accessi ai servizi perchè inadempienti alle disposizioni della 'legge Lorenzin' sull'obbligatorietà del vaccino. L'area con il più alto numero di inadempienti, nella fascia 0-6 anni, è quella che cade sotto l' influenza dell'Usl 6 'Euganea' con 1.377 casi. Segue la 2 della Marca Trevigiana con 1.373 bambini senza alcuna somministrazione vaccinale. E in ordine di numeri ci sono poi l'Usl 9 'Scaligera' con 983, la 7 'Pedemontana' con 826, la 8 'Berica' con 777, la 3 'Serenissima' con 747, l'1 'Dolomiti' con 260, la 4 del 'Veneto Orientale' con 233 e la 5 'Polesana' con 217.

Tanti i bambini non in regola in Toscana

Sono tanti in Toscana i bambini, nella fascia 0-6 anni, non ancora in regola con gli obblighi vaccinali. Nella Asl Toscana centro, che copre le province di Firenze, Prato e Pistoia, le vaccinazioni mancanti sono 1668. I dati risalgono al mese di agosto e nel frattempo alcuni bambini potrebbero essersi messi in regola. Nell'Asl Toscana nord ovest, che interessa i territori di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara, i bambini non vaccinati, sono circa 2mila.
Nel dettaglio l'Asl spiega che nell'ambito livornese, i bambini non in regola sono 358, nella zona distretto Apuane sono 502, in quella della Lunigiana sono 196. Nella zona distretto della Piana di Lucca, invece, tra i nati nel 2014, 2015 e 2016 quelli che non hanno adempiuto alla vaccinazione contro il morbillo sono 192, e 152 per quanto riguarda il tetano. Nella zona distretto pisana i bambini non in regola sono circa 700. L'Asl ricorda che il numero dei bambini non regolari non coincide con quello di coloro che sono a rischio respingimento nelle scuole perché non tutti i bimbi di questa età frequentano o frequenteranno un asilo nido o una scuola d'infanzia. Mancano invece i dati dell'Asl Toscana sud est, che copre le province di Arezzo, Siena e Grosseto.

Sono tremila i piccoli non vaccinati in Friuli

Sono circa 3 mila i bambini tra gli 0 e i 6 anni non vaccinati in Friuli Venezia Giulia che, se non regolarizzeranno la loro posizione, rischieranno di non aver accesso all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia.
In totale, in regione i bambini e ragazzi under 16 non in regola con i vaccini sono circa 8 mila. Per chi è iscritto alla scuola dell'obbligo, l'accesso in classe non sarà precluso, ma le famiglie saranno sanzionate con una multa di 167 euro. Cifra che dovranno pagare anche le famiglie degli under 6.
A fronte dei dati raccolti, aggiornati a fine luglio, la Regione Fvg ha rivolto alle famiglie degli 8 mila bimbi e ragazzi un ultimo appello alla vaccinazione, inviando una lettera e fissando per loro un appuntamento. Chi non dovesse presentarsi sarà raggiunto dalla sanzione, che poi sarà gestita dall'azienda sanitaria.

Sale copertura in Piemonte

E' alta, in Piemonte, la copertura vaccinale. Superano il 95% i nuovi nati immunizzati con il vaccino esavalente, quello che protegge contro malattie gravissime come polio, difterite e tetano. Il dato è l'ultimo a disposizione dell'assessorato alla Sanità della Regione Piemonte - interpellato dall'ANSA -, che sta raccogliendo dalle Asl i dati relativi al 2019.
In calo, sempre secondo gli uffici regionali, anche il numero dei bambini tra gli 0 e i 6 anni non in regola con i vaccini - al 30 giugno 2018 erano circa 8 mila - che, in base alla legge, non possono entrare negli asili nido e nelle scuole d'infanzia regionali. Tra loro ci sono le due gemelline di Ivrea, escluse dalla materna Villa Girelli. La madre, Chiara, è da due giorni in sciopero della fame. Questa sera è in programma una fiaccolata di solidarietà, organizzata dal Comitato Libera Scelta di Ivrea, di cui la donna fa parte.

A Napoli copertura all'81,31% per i nati nel 2017

Sono 6.633 i bambini vaccinati contro morbillo, pertosse e rosolia (il trivalente) per la Asl Napoli 1 centro: l'81,31% del totale. Mentre gli inadempienti, i bambini cioè ai quali il vaccino non è stato somministrato, sono in totale 1525. I dati, aggiornati alla fine dell'agosto scorso, riguardano i nati nel 2017. Il maggior numero di bambini non vaccinati, 213 su 745 nati nel 2017, fa riferimento al Distretto sanitario 31, che comprende i quartieri Avvocata, Montecalvario, Pendino, Mercato, San Giuseppe Porto. Segue il Distretto sanitario 33 (Vicaria, San Lorenzo, Poggioreale), con 212 su 753 nati nel 2017 bambini non vaccinati contro il morbillo, rosolia e pertosse. Risiede nel territorio del Distretto sanitario 32 (Barra-S.Giovanni-Ponticell), il maggior numero di bimbi vaccinati con il trivalente: 923 a fronte di 1051 piccoli nati nel 2017. Per l'esavalente, la percentuale dei bimbi vaccinati è dell'81,43%: sono 6643 contro i 1515 inadempienti, per un totale di nati nel 2017 di 8158 bambini. Il Distretto 33 è quello che fa registrare il maggior numero di piccoli a cui non è stato somministrato il vaccino: sono in totale 242 a fronte dei 965 nati in quell'anno. Segue il Distretto 31 per numero di inadempienti con 223 bimbi non vaccinati con l'esavalente. Anche in questo caso, il maggior numero di bimbi vaccinati con l'esavalente, risiede nel territorio del Distretto sanitario 32: sono 887 a fronte dei 1051 nati nel 2017.

 

Lombardia, vaccinati oltre 330mila, inadempienti 5%

In Lombardia "i vaccinati per l'esavalente sfiorano il 96%, per la trivalente (morbillo, parotite e rosolia) superano il 95%": partendo da questo dato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, ha parlato di "una vittoria importante per la salute dei nostri bambini". "Sono stati vaccinati per l'esavalente 333.832 bambini di età compresa fra 2 e 6 anni con appena 15.475 inadempienti, residenti o domiciliati in Regione. Per la trivalente - ha spiegato -, invece, i vaccinati sono 332.070 con mancate somministrazioni per 17.237 bambini". Per quanto riguarda l'obbligo vaccinale previsto dal decreto Lorenzin, l'assessore ha ricordato anche che "è scaduto il tempo per quelli che hanno continuato a rinviare gli appuntamenti solo per aggirare il rischio di esclusione scolastica, mettendo a rischio la salute dei propri figli e della comunità". E quindi, ha aggiunto, "scatteranno le sanzioni pecuniarie previste dalla legge e l'esclusione scolastica per i bambini che frequentano le scuole dell'infanzia e gli asili nido". All'apertura degli asili, lo scorso 4 settembre, a Milano non si sono segnalati problemi. Si prevede che per quanto riguarda la scuola dell'obbligo le Ats (ex Asl) della Lombardia invieranno 83 mila sanzioni.
   

Usr Emilia Romagna, revoche iscrizioni a bimbi non in regola

 Per i bambini delle scuole d'infanzia 3-6 anni che non sono in regola con i vaccini stabiliti per legge "i dirigenti scolastici, nei prossimi giorni, compileranno il decreto di revoca dell'iscrizione scolastica". Lo ha detto questa mattina a Bologna, presentando i dati dell'anno scolastico 2019/2020, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna Stefano Versari. Anche se si sta monitorando la situazione da giugno, ha spiegato, ancora "non c'è un numero" che faccia capire quanti genitori non abbiano regolarizzato il certificato dei loro bambini, dato che potrebbe emergere dopo l'avvio dell'anno scolastico. Per la fascia 3-6 anni, aggiunge, "i dirigenti scolastici sono pronti a emanare, per chi non ha completato la profilassi, i decreti di revoca dell'iscrizione che poi come da procedura trasmetteremo alla Procura presso il Tribunale per i minorenni. Il problema - sottolinea Versari - è più complesso per la scuola dell'obbligo, dove non sono previste misure coercitive, ma dobbiamo pensare a soluzioni per tutelare gli studenti immunodepressi che ci sono in aula". Come è successo in alcune scuole della regione e anche a Bologna, casi "che si contano sulle dita di una mano - spiega Versari - e per i quali abbiamo cambiato classe a bambini non vaccinati, differenziato le pause per l'intervallo o l'ingresso in palestra e abbiamo alternato gli orari della mensa e delle lezioni. Ad oggi, non ci risulta che nessun bambino immunodepresso sia costretto a rimanere a casa da scuola".

In Basilicata nessun caso di 'stop' accesso scuola 

 In Basilicata, dopo l'inizio dell'anno scolastico avvenuto ieri, non si segnalano per il momento criticità per l'accesso a scuola di bambini non vaccinati. All'Ufficio scolastico regionale finora non sono stati infatti segnalati casi di alunni a cui è stato impedito l'accesso per mancanza dei vaccini obbligatori, secondo le disposizioni della "legge Lorenzin".

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