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Quando le gengive sono infiammate, non sempre colpa placca

Quando le gengive sono infiammate, non sempre colpa placca

Risponde il dottor Francesco Ferrarotti, Segretario SIdP

ROMA, 14 giugno 2019, 15:26

Redazione ANSA

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Il dottor Francesco Ferrarotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dottor Francesco Ferrarotti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dottor Francesco Ferrarotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sanguinamento, il gonfiore e l'arrossamento sono i segni clinici dell'infiammazione delle gengive, la cui causa è più frequentemente imputabile alla placca che si deposita sulle superfici dei denti. All'interno della placca sono presenti milioni di batteri che, se non rimossi quotidianamente con lo spazzolino e il filo interdentale o lo scovolino, danneggiano le gengive e l'osso intorno ai denti. La gengivite causata dalla placca batterica è una condizione completamente reversibile, nel momento in cui viene eseguita un'efficace igiene orale domiciliare. Se non trattata, la gengivite può evolvere in parodontite, una malattia infiammatoria cronica che causa il riassorbimento dell'osso di supporto dei denti. Esistono però condizioni in cui le gengive appaiono arrossate, gonfie e dolenti anche a fronte di un ridotto accumulo di placca. Alcune malattie autoimmuni che colpiscono la cute e le mucose, possono infatti manifestarsi anche nel cavo orale. Tra queste, le principali sono il Lichen planus orale, il Pemfigo e il Pemfigoide. Le lesioni ad esse associate si localizzano a livello delle guance, lingua, palato e delle gengive con manifestazioni variabili: macchie bianche, rosse, desquamazioni, bolle con conseguente formazione di erosioni e ulcere spesso dolorose. Sono patologie che alternano fasi di peggioramento, gestite con farmaci locali o sistemici, a fasi di stabilità. La diagnosi e la terapia devono prevedere sempre l'intervento dell'odontoiatra esperto in Patologia Orale. Quando ad essere colpite sono le gengive, spesso il dolore non consente al paziente di eseguire le manovre di spazzolamento e di utilizzo del filo e dello scovolino. Ne consegue un maggiore accumulo di placca batterica, che spesso peggiora l'infiammazione gengivale. E' fondamentale che questi pazienti vengano gestiti da un team composto dal Patologo Orale, dall'Odontoiatra e dall'Igienista, in quanto la difficoltà del paziente di rimuovere efficacemente la placca, può compromettere la salute di denti e gengive. L'Igienista Dentale può indirizzare il paziente nella scelta e nell'utilizzo degli ausili più idonei: tipo di spazzolino, durezza delle setole, che generalmente devono essere molto morbide, tecnica di spazzolamento, fili interdentali spugnosi, collutori antibatterici. E' molto importante che questi pazienti si sottopongano a regolari controlli e sedute di igiene orale professionale, in modo che l'Odontoiatra e l'Igienista Dentale, con la supervisione periodica del Patologo orale, possano modulare le istruzioni di igiene orale in relazione all'evoluzione del quadro clinico. E' stato dimostrato che un miglioramento del controllo di placca, determina un sensibile miglioramento dei segni clinici delle malattie gengivali non placca indotte e una riduzione della sintomatologia dolorosa.
   

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