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Obesità danneggia gengive aumentando cellule 'mangia-ossa'

Obesità danneggia gengive aumentando cellule 'mangia-ossa'

Landi (Sidp), bocca specchio di ciò che avviene nell'organismo

ROMA, 16 novembre 2021, 16:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A spiegare il legame tra obesità e il rischio di sviluppare malattie gengivali e dentali è una complessa cascata di eventi che parte dall'infiammazione cronica correlata al peso eccessivo e porta all'aumento di una popolazione di cellule deputate a 'riassorbire' l'osso. È quanto ha scopetto un gruppo di ricercatori dell'Università di Buffalo, in uno studio pubblicato sul Journal of Dental Research.
    I ricercatori hanno studiato il fenomeno in topi di laboratorio alimentati con una dieta eccessivamente grassa dimostrando che l'infiammazione associata all'obesità causa un aumento nella produzione di una particolare famiglia di cellule immunitarie (definite 'cellule soppressorie di derivazione mieloide' - MDSC). Sono queste cellule che, in presenza di infiammazioni gengivali come la parodontite, si trasformano in osteoclasti, cellule specializzate nell'erosione dell'osso che, in tal caso, provocano una perdita di tessuto osseo.
    "Quello tra obesità e malattie gengivali è un legame noto da tempo, anche se ancora non sono chiari i meccanismi patogenetici. Sappiamo che di certo gioca un ruolo importante l'infiammazione e meccanismi immunitari in alcuni casi legati all'insulina", spiega il presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia Luca Landi.
    Ora lo studio aggiunge un ulteriore tassello che mostra il legame tra salute orale e infiammazione. "La bocca - spiega Landi - è un microcosmo che risponde in maniera marcata all'infiammazione e in cui spesso riusciamo a vedere fenomeni che sono in atto nell'organismo e che non sono visibili in altri distretti del corpo. L'infiammazione correlata all'obesità ne è un esempio, ma non è l'unico: anche altre patologie a componente infiammatoria come la malattia di Crohn o l'artrite reumatoide hanno manifestazioni orali, a volte precoci. Per questo la bocca è un indicatore che andrebbe sempre osservato con grande attenzione", conclude Landi.
   

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