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Psicologa, la festa di Halloween fa bene ai bimbi perchè aiuta ad esorcizzare la paura

'Con le maschere via angosce e terrore'

Redazione ANSA ROMA

La festa di Halloween, con i suoi mostri e zombie, "fa bene ai bambini, perchè aiuta ad esorcizzare le paure". A sottolinearlo, alla vigilia della notte 'stregata' tanto attesa dai piccoli, è Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap).


    'Dolcetto o scherzetto?', spiega l'esperta, "non solo è una filastrocca per bambini, ma un vero e proprio mantra per esorcizzare la paura dei mostri, della morte e del buio. Se fino a qualche anno fa l'unica occasione che avevano i piccoli per mascherarsi era il carnevale, ora è durante le festa di Halloween che si dà libero sfogo alla più macabra fantasia. La notte del 31 ottobre spettri spaventosi, streghe cattive, vampiri affamati, mummie e zombie, ritornano in vita e così la paura lascia spazio al gioco e al divertimento". L'emozione della paura, sottolinea, "è fondamentale nell'essere umano, poiché ci protegge da pericoli che possono nuocere alla nostra vita o quella degli altri. Ciò che ci è estraneo può coglierci alla sprovvista facendoci sentire indifesi. I bambini questo lo sanno benissimo. Di solito quando si è piccoli si tende a sentirsi minacciati da elementi animati e inanimati: buio, mostri, vuoto, ombre. Ma nella notte di Halloween è diverso.


    Tutte le paure possono essere normalizzate e per una notte diventano oggetto di scherno e ironia da parte di tutti". Tutto questo avviene perchè i bambini "travestendosi da mostri e zombie mettono in atto una forma di esorcizzazione di ciò che solitamente indurrebbe loro terrore. Nel gioco della finzione, infatti, il bambino scopre come anche questi personaggi non sono poi così pericolosi e può percepire il fatto che fanno parte di un mondo immaginario. Scherzare su questi personaggi legati alla morte può essere cioè un modo per sottrarsi all'angoscia della fine e della perdita della vita". Insomma, "incarnare noi stessi il mondo dell'occulto, che spesso rievoca paure arcaiche - osserva Vinciguerra - diventa un modo ludico per sentirci inconsciamente al sicuro". La paura, conclude, "è uno degli elementi principali dell'autoconservazione, che ci consente di tenerci lontani dai pericoli. Ma, come per i bambini durante la festa di Halloween, essa può essere esplorata e superata". 
   

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