Un giudice di San Francisco ha
riconosciuto il pagamento di 289 milioni di dollari di
risarcimento ad un uomo che ha denunciato la Monsanto,
multinazionale di biotecnologie agrarie, affermando che un
prodotto dell'azienda usato come pesticida ha contribuito a
farlo ammalare di un tumore rivelatosi terminale. Nella sua
decisione il giudice ha stabilito che l'azienda non ha
adeguatamente avvertito sui rischi nell'utilizzo del prodotto.
Dewayne Johnson, custode di siti scolastici nella zona di San
Francisco, aveva utilizzato il prodotto nel suo lavoro e aveva
sviluppato un'eruzione cutanea nel 2014 quando aveva all'età di
42 anni e gli fu successivamente diagnosticato un linfoma
non-Hodgkin.
La Monsanto ha respinto le accuse e i suoi legali hanno
sostenuto che quel tipo di linfoma impiega anni per manifestarsi
e che quindi Johnson deve esserne stato affetto da prima del suo
incarico nel distretto scolastico.
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