(ANSA) - ROMA, 19 GEN - I fumatori e anche i potenziali
fumatori hanno un rischio molto maggiore di andare incontro a un
ictus emorragico, un grave evento cardiovascolare che si
verifica quando un'arteria cerebrale si rompe. A evidenziarlo è
uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Stroke, che
mostra per la prima volta una relazione diretta e lineare tra la
predisposizione genetica al fumo e il più grave e potenzialmente
fatale degli ictus.
L'ictus emorragico può essere di due tipi: quello causato da
emorragia intracerebrale, in genere causata da ipertensione, e
quello dovuto a un'emorragia subaracnoidea (nello spazio
compreso tra il cervello e il cranio), che deriva spesso dalla
rottura di un aneurisma. Diversi studi avevano mostrato
un'associazione tra il fumo e un maggiore rischio di questo
secondo tipo di ictus, ma mancava la prova di un rapporto di
causa ed effetto. Per verificarlo, i ricercatori, guidati da
Guido Falcone, della Yale School of Medicine di New Haven, in
Connecticut (Usa), hanno analizzato i dati genetici di 408.609
persone tra 40 e 69 anni contenuti nel database Biobank del
Regno Unito e ne hanno monitorato la salute tra il 2006 e il
2010. In questo periodo sono stati registrati 904 casi di
emorragia subarcnoidea. L'analisi dei dati ha dimostrato che chi
fuma da mezzo pacchetto a 20 pacchetti di sigarette all'anno ha
un aumento del 27% il rischio di ictus e chi fuma più di 40
pacchetti all'anno ha una probabilità tre volte maggiore. Ma il
rischio riguarda in generale le persone geneticamente
predisposte al fumo, che hanno un rischio di emorragia
subarcnoidea del 63% rispetto a chi non ha questa
predisposizione. I risultati, secondo i ricercatori,
giustificano ulteriori studi per valutare come, attraverso le
informazioni sulle varianti genetiche che predispongono al fumo,
si possano identificare persone ad alto rischio di emorragie
cerebrali che potrebbero trarre vantaggio da una diagnosi
precoce degli aneurismi. (ANSA).