(di Paola Mariano) (ANSA) - ROMA, 07 AGO - Vi è una prova
ulteriore del fatto che anche gli individui asintomatici
potrebbero trasmettere il coronavirus, contribuendo - ignari -
alla diffusione dell'epidemia: infatti, uno studio condotto in
Corea del Sud su un gruppo cospicuo di individui seguiti a lungo
nel tempo in un centro di assistenza a Cheonan, è emerso che i
veri asintomatici, che ammonterebbero a circa il 30% di tutte le
persone positive al tampone per il SARS-CoV-2, presentano una
carica virale (concentrazione di virus in naso e gola) del tutto
corrispondente a quella dei positivi con sintomi, e conservano
questa carica virale a lungo, quindi sono potenzialmente
contagiosi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Jama Internal
Medicine, è stato condotto presso il Policlinico Universitario
Soonchunhyang a Seul e Soonchunhyang University College of
Medicine ed ha coinvolto in tutto 303 individui che sono rimasti
isolati e monitorati nel centro di assistenza dopo un focolaio
che era scoppiato in una congrega religiosa. Lo studio è
stato reso possibile da fatto che in Corea del Sud sin
dall'inizio di marzo è stata svolta una campagna massiccia di
test per scovare tutti i casi di SARS-CoV-2. Ebbene, è emerso
che dei 303 positivi al tampone di cui 110 inizialmente senza
sintomi, 89 sono rimasti sempre completamente asintomatici, fino
a che il tampone non è tornato negativo; confrontandoli con i
pazienti che hanno sviluppato sintomi, è emerso che gli
asintomatici presentavano la stessa concentrazione di virus in
naso e gola di un positivo con sintomi. Inoltre la carica virale
rimane alta a lungo nell'asintomatico, per un numero di giorni
(mediamente 17 giorni) equiparabile a quello di un paziente (19
giorni e mezzo). Lo studio è rilevante sia per l'ampiezza del
campione di individui coinvolto e a lungo monitorato, sia perché
i ricercatori hanno accuratamente distinto gli asintomatici dai
pre-sintomatici, aspetto che nei precedenti lavori di questo
tipo è sempre rimasto poco accurato. Gli autori parlano di una
'plausibile prova biologica' del fatto che gli asintomatici
possono a loro volta trasmettere il virus, senza saperlo, anche
in virtù del fatto che, stando bene, continuano a condurre la
loro vita di sempre; tuttavia la necessità di cautela resta,
concludono gli esperti, perché comunque, non tossendo né
starnutendo, gli asintomatici potrebbero avere complessivamente
minori chance di farsi veicolo di contagio. (ANSA).