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Controllare la perdita di udito negli anziani evita la depressione

Lieve deficit raddoppia il rischio

Redazione ANSA ROMA

Controllare l'udito è utile per evitare il peggioramento dei sintomi che portano alla depressione. Infatti, secondo quanto emerso da uno studio della Columbia University, maggiore è la perdita dell'udito, maggiore è il rischio di avere la malattia.

I risultati suggeriscono che il trattamento della perdita dell'udito legata all'età (che è sottovalutato e non trattato tra tutti gli anziani), potrebbe essere un modo per evitare la depressione tardiva.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 5.239 persone con più di 50 anni. E' stato scoperto che chi aveva una lieve perdita dell'udito aveva quasi il doppio delle probabilità di avere sintomi di depressione clinicamente significativi rispetto a quelli con un udito normale.

Chi aveva una grave perdita dell'udito aveva più di quattro volte le probabilità di avere sintomi depressivi. "E' comprensibile che la perdita dell'udito possa contribuire a sintomi depressivi: le persone con problemi di udito hanno difficoltà a comunicare e tendono a diventare più socialmente isolate, e l'isolamento sociale può portare alla depressione", spiega Justin S. Golub, uno dei ricercatori che ha condotto l'analisi. I ricercatori spiegano come la perdita dell'udito legata all'età sia la terza condizione cronica più comune negli anziani. È noto come la condizione aumenti il rischio di altre condizioni, come il deterioramento cognitivo e la demenza. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Jama Otolaryngology-Head & Neck Surgery. 
   

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