Dalle terapie per la pressione alta a quelle per il diabete e l'osteoporosi: solo un paziente su tre tra gli over 65 con patologie croniche assume i farmaci in modo corretto, ovvero secondo dosi e tempi indicati dal medico. In questa fascia d'età, infatti, è molto frequente doverne assumere più di due o tre pillole, mentre l'11%, ovvero circa un milione e 500mila persone in Italia, deve assumerne ogni giorno 10 o più. Un aiuto per loro può arrivare dall'e-health. A fare il punto sulle tecnologie a supporto della gestione delle cronicità, il convegno "Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano", organizzato dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) e Daiichi Sankyo Italia.
Sono oltre 325.000, a livello mondiale, le app che riguardano il settore salute, secondo l'ultimo report Research2Guidance. Tra queste numerose sono le soluzioni studiate per gli anziani e per facilitare il lavoro di chi se ne prende cura, come sensori e braccialetti intelligenti che monitorano la postura e identificano eventuali cadute, sistemi automatici di monitoraggio delle patologie che favoriscono la riabilitazione o una maggiore aderenza al trattamento farmacologico. "Accanto a queste - spiega Eugenio Santoro, responsabile del Laboratorio di Informatica Medica dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs - vi sono nuove soluzioni, ancora non disponibili in Italia, come le terapie digitali, ovvero software che, in modo simile alle app, possono essere utili, ad esempio, a fungere da promemoria per l'assunzione di farmaci o modificare gli stili di vita. A differenza delle app, però, non si trovano negli store e sono autorizzate dalle agenzie regolatorie, con indicazioni terapeutiche specifiche". Inoltre, questi strumenti, conclude l'esperto, "necessitano una validazione scientifica, mediante sperimentazioni cliniche basate su una metodologia di ricerca rigorosa".
In collaborazione con:
Daiichi Sankyo Italia S.p.A.