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La stanza dei bambini più gravi diventa un bosco animato

La stanza dei bambini più gravi diventa un bosco animato

All'ospedale di Mestre, da una mamma dopo la morte del figlio

VENEZIA, 28 marzo 2024, 13:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovanni, volato in cielo a 7 anni, ha passato molto tempo in una stanza d'ospedale: oggi, in sua memoria, la sua mamma ha trasformato la stanza dei bambini più gravi della Pediatria dell'Angelo di Mestre in un bosco animato da pettirossi e cervi. Grazie al suo impegno, i bambini con patologie oncologiche che si troveranno ad essere accolti in questa stanza speciale potranno continuare a sognare, e chi li segue a lungo potrà farlo in un locale più accogliente e vivo.
    "Da un grande dolore come la perdita di mio figlio - spiega la signora Daniela Buranello al direttore generale Edgardo Contato, in visita al reparto - è nato un arcobaleno di colori, è nato il desiderio di trasformare il lutto in energia. E questa stanza, diventata nuova grazie ai pennelli e ai colori, è solo uno dei frutti".
    Nel 2015, in un giorno di luglio ha perso Giovanni, "il più piccolo dei miei due figli, a seguito di una lunga malattia, una leucemia linfoblastica - ricorda - . Per cinque anni la stanza e il reparto in cui Giovanni è stato assistito, in un ospedale del Veneto, sono stati la mia grande famiglia: là ho vissuto giorno e notte, ho giocato, ho pianto ed ho anche riso, ho molto sofferto e fino all'ultimo ho sperato". Quando attraversi un percorso così lungo a contatto con la sofferenza, nei luoghi in cui tutto questo accade conosci ogni dettaglio: gli odori, i rumori, le sensazioni, le abitudini, le persone, gli infermieri e le storie di chi è lì con te e chi prima c'è già stato.
    Incroci altre vite, e tutto questo alla fine diventa parte di te in modo indelebile.
    "Per questo, dopo la morte di Giovanni - conclude la mamma - ho pensato che la cosa più bella e più giusta fosse dare un parte di me agli altri, là dove le persone soffrono. E ho inteso farlo anche nell'ospedale della mia città, Mestre, nel quale altri ora stanno combattendo da tempo, o si troveranno a combattere, la battaglia più difficile della loro vita". La signora Buranello ha fondato l'associazione "Il sorriso di Giovanni", con cui lancia e concretizza piccoli e grandi progetti per i Reparti pediatrici ed oncologici del territorio.
    Nella Pediatria dell'Angelo ha voluto in primo luogo trovare i fondi per abbellire la stanza di isolamento dedicata ai bambini con patologie emato-oncologiche, dove i piccoli pazienti restano a lungo, com'è successo al suo Giovanni, e l'ha voluta trasformare in un paesaggio da fiaba.
   

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