Accompagnare il paziente in ospedale
per le terapie, gestire appuntamenti clinici e trasporto: è
pensato per assistere a 360 gradi nel percorso terapeutico, il
nuovo servizio di "caregiver on demand" dedicato a persone in
cura per malattie della retina. L'iniziativa, lanciata
dall'azienda farmaceutica Novartis in collaborazione con la
startup UGO, è appena partita in una fase pilota nelle città di
Milano, Monza, Genova, Foggia e nei rispettivi hinterland.
Diverse malattie degenerative dell'occhio, che possono
portare alla cecità, come il glaucoma, le retinopatie e la
degenerazione maculare senile, necessitano di terapie
continuative nel tempo. Il servizio offerto da UGO assicura a
questi pazienti ipovedenti la possibilità di affrontare con
regolarità il percorso di cura in ospedale. Gli operatori
forniranno, infatti, un supporto logistico, fisico e
psicologico, aiutando a non saltare gli appuntamenti di terapia
e follow-up ospedalieri, orientarsi nella struttura e gestire
gli orari e le regole del reparto, cosa importante soprattutto
alla luce delle modifiche apportate per l'emergenza Covid-19.
A individuare i pazienti a cui destinare il sostegno è il
medico specialista, sulla base di criteri come la fragilità
fisica, ad esempio una visione molto scarsa o ridotta mobilità,
ma anche l'isolamento sociale e la mancanza di aiuto da parte di
familiari. Tutti i caregiver UGO sono formati per garantire
qualità e sicurezza, nel rispetto delle norme di prevenzione e
delle direttive degli ospedali, e il loro operato viene
costantemente tracciato digitalmente e monitorato attraverso
feedback di altri utenti.
"Questo progetto permette di offrire un aiuto concreto ai
pazienti con patologie alla retina, assicurando loro
un'assistenza qualificata nella gestione della terapia",
sottolinea Luca Vergari, Head of Franchise Ophtha di Novartis
Italia. "Nelle malattie oftalmiche degenerative - prosegue - la
tempestività dei trattamenti e l'aderenza regolare alla terapia
sono fattori determinanti per il successo della cura. Per
Novartis, essere vicini a questi pazienti significa dunque non
solo mettere a loro disposizione farmaci innovativi ma anche
individuare soluzioni per assicurare l'efficacia del percorso
terapeutico e allo stesso tempo sollevare le strutture sanitarie
da ulteriori oneri organizzativi". Il servizio è infatti
gratuito per gli utenti e senza costi per la sanità
pubblica.
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