Sulla possibilità che chi è stato
contagiato da Sars-Cov-2 possa tornare a lavoro senza la
necessità di un secondo tampone negativo, "c'è una Linea del
Piave da non superare". Ad intervenire nel dibattito innescato
dalle nuove indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità (Oms) è stato oggi Massimo Galli, direttore di Malattie
Infettive all'ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione
Agorà su Rai 3.
La ripresa del lavoro a fronte di un tampone che ha ancora
qualche traccia di virus, spiega Galli, può avvenire "se le
attività lavorative permettono il giusto distanziamento, ma non
in situazioni come il mattatoio tedesco, dove si lavora gomito a
gomito. Così come non può essere possibile per gli operatori
sanitari, per chi lavora nelle Rsa, per le persone a contatto
con il pubblico e per i parenti di persone con fattori di
rischio elevati. In quel caso - conclude - deve restare il
principio di precauzione".
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